Daniel Day-Lewis scrive a Isabelle Adjani: «Ti lascio, non sono pronto a fare il papà» Un fax tronca la love story Addio tecnologico tra star del cinema di Fabio Galvano

Daniel Day-Lewis scrive a Isabelle Adjani: «Ti lascio, non sono pronto a fare il papà» Daniel Day-Lewis scrive a Isabelle Adjani: «Ti lascio, non sono pronto a fare il papà» Un fax tronca la love story Addio tecnologico tra star del cinema LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un addio per fax non ò la stessa cosa: soprattutto dopo un grande amore. Ma al cattivo gusto non c'è mai fine; e in queste ore il dito è puntato con insistenza contro l'attore irlandese Daniel Day-Lewis. Colpevole, appunto, di avere troncato una relazione di quattro anni con l'attrice francese Isabelle Adjani, che fra due mesi avrà il suo figlio: con un foglio infilato nello scanner e trasmesso a cinquecento chilometri - lui in Inghilterra, lei a Parigi - lungo un cavo telefonico. Né i giornali inglesi ne quelli francesi conoscono il testo esatto dell'addio; ed è già qualrosa, in un mondo che di privato ha ormai ben poco. Ma colpisce il metodo, il distacco totale. Neppure due parole al telefono, altro che una dovuta spiegazione faccia a faccia. Le cronache dicono che il romanzo d'amore fra Day-Lewis e la Adjani sia stato un tempestoso rincorrersi di abbracci e di abbandoni, fin da quando galeotta fu la cerimonia per l'Oscar che l'attore vinse nel 1991 per «Il mio piede sinistro» • i due ritennero di essere anime gemelle. «E' stata la relazione più "sì-no-sì-no" di questo mondo», avevano più volte ammesso. Lei reginetta del cinema francese, lui aspirantemostro di quello anglosassone, non hanno saputo reggere alla distanza. E soprattutto lui, uomo di l'erro di «L'ultimo dei mohicani» e di «Nel nome del padre», non ha retto alla prospettiva di doversi assumere, con il figlio nascituro, una nuova responsabilità. I maligni dicono che il fax dell'addio sia in realtà una risposta a un altro fax con cui la Adjani, sapendo quanto poco Day-Lewis desiderasse diventare padre, gli aveva dato la buona novella. Anche lei protetta da qualche centinaio di chilometri, per evitare - non si sa mai - reazioni poco ortodosse. Così, di fax in fax, la grande storia d'amore è finita, coronata da quell'ultimo messaggio. Un sistema non nuovo, nel mondo dello spettacolo, se è vero che già l'avevano adottato Sylvester Stallone per abbandonare la sua compagna Jennifer Flavin, il cantante Phil Collins per dire addio alla moglie Jill, persino - delizia tutta inglese - il campione di cricket Gracmc Fowler per divorziare dagli antipodi. II pettegolezzo dice che DayLewis, 37 anni, aveva telefonato l'ultima volta alla Adjani due settimane fa. E che lei, 39 anni e già madre di un figlio oggi quindicenne avuto dal regista francese Bruno Nuytten, non aveva fatto proprio nulla per smussare gli angoli di una relazione ormai su una china perdente. Una telefonata incandescente, insomma, in cui tutto quello che c'era da dire è stalo detto. Insomma, una telefonata pre-fax: come dire che l'ultimo atto è stato soltanto il timbro di una situazione già ben definita. La stampa inglese offre timide scuse per i modi dell'attore. Era già depresso - spiegano i tabloid - per la morte del suo grande amico Julian Belfrage, che era anche suo agente, avvenuta nel dicembre scorso. La paternità gli avrebbe dato la mazzata definitiva: non legge neppure, secondo i giornali, i copioni che gli mandano i produttori. Lei, rimasta di sale dopo il fax del benservito, s'è rinchiusa nella sua casa di Parigi e guarda vecchi film. Ma presto ricomparirà, perché avrebbe deciso che il lieto evento, ad aprile, debba essere ad alto profilo nel mondo della celluloide. Sull'onda del successo che il suo film «La regina Margot» sta riscuotendo in America, sarà fra le invitate d'onore alla serata dogli Oscar, il 27 marzo. Subito dopo si farà ricoverare in clinica: avrebbe deciso, infatti, che il suo secondo figlio deve nascere americano. Al padre, probabilmente, il lieto evento sarà annunciato per fax. Fabio Galvano GLI ADDII LUNGO IL FILO l'ultimo atto è stato soltanto il timbro di una situazione già ben definita. La stampa inglese offre timide scuse per i modi dell'attore. Era già de

Luoghi citati: America, Inghilterra, Londra, Parigi