IL CAMERIERE RIBELLE SCRITTORE PER CASO di Francesco Sisci

IL CAMERIERE RIBELLE SCRITTORE PER CASO IL CAMERIERE RIBELLE SCRITTORE PER CASO La vita «contro» diXuXìng, dalla galera alla lettera tura, & Spilluzzica un po' del cmo che ha davanti e continua: «In campagna il lavoro era pesantissimo, e così ho fatto domanda per l'esercito. Diventare soldato era un privilegio a metà degli Anni 70. Pensavo che non mi avrebbero mai accettato con il mio passato, la faccenda di mio padre. Invece la mia altezza mi ha aiutato, mi hanno messo nella squadra di pallacanestro». Tira un respiro. «Ma l'esercito era peggio del carcere, gli allenamenti erano impossibili, dalla mattina alla sera. Ho cominciato a marcare visita, a dire che ero stanco. Mi hanno espulso dal gruppo sportivo e ho cominciato a fare il militare nonnaie. Dopo due anni mi hanno congedato senza la tessera del partito, quella che si dà a chi ha fatto il bravo soldato». Continua il racconto: «Sono tornato a Pechino alla fine degli Anni 70. Tramite l'esercito trovai un lavoro: secondino in un campo di rieducazione fuori Pechino. Non mi presentai, fare il poliziotto non è per me. Mi trovarono un nuovo posto, al famoso ristorante dell'anatra laccata, vicino a Liulichan, a Pechino. Ma fare il cameriere non mi piaceva, si faticava troppo. Ho cominciato a rompere i piatti, a inciampare e mi hanno messo a fare le pulizie nel cortile. Dovevo mantenerlo pulito per i clienti, dalle foglie, dalle carte... Ma a Pechino soffia sempre il vento, le foglie che io spazzavo da una parte ritornavano dopo un po' dall'altra. Era un'occupazione inutile. Cosi ho cominciato a non andare al lavoro nelle giornate di vento. Poi nemmeno quando pioveva o nevicava: c'era la neve, l'acqua, cosa avrei dovuto spazzare? Ma loro non la pensavano così: mi hanno licenziato anche da lì e da allora non ho più lavorato». Fortunosamente Xu Xing, privo di licenza liceale, viene ammesso all'università. Ma anche qui, a cau¬ i^si sa del suo burrascoso carattere, dura poco («ho litigato con tutti e mi hanno sbattuto fuori»). La letteratura è quasi un incidente, un caso. «Ho cominciato a scrivere all'inizio degli Anni 80.1 racconti che hanno tradotto in italiano li avevo scritti per ammazzare il tempo. Li ho dati a un amico, lui li ha copiati e dati a un altro e poi a un altro ancora. Qualcuno li ha mandati a una casa editrice, dove li hanno rifiutati per motivi politici. Finché, non so come, sono arrivati sul tavolo del ministro della Cultura Wang Meng; gli sono piaciuti e sono stati pubblicati grazie al suo intervento». Dopo l'89 è andato in Germania, Di ALLA Cina un romanzo e cinque racconti con la Rivoluzione culturale sullo sfondo. Ci risiamo: dela I zioni e accuse di destrismo, di simpatie per la borghesia e per il capitalismo, riunioni pubbliche eh autodenuncia e insulti delle masse, soprusi e ingiustizie. Soprattutto: come erano cattive le guardie rosse! Anche questo nel romanzo I giorni delia bufera di Mang Ke (Liber Internazionale, trad. di Barbara Alighiero Animali, pp. 218, L. 27.000), ma con qualche differenza. Gli studenti mandati nelle campagne per «essere rieducati» e per «imparare dai contadini medio poveri», qui, più che lavorare per il socialismo e per ^^^^^^^^^ ga& ci è rimasto per tre anni. Forse è stata l'unica volta che è durato così tanto a fare qualcosa. Gli amici lo hanno aiutato a fare domanda per una borsa di studio, gli hanno preparato i documenti ed è partito. Adesso? Scuote la testa. Non ha un lavoro fisso, non ha un'azienda che si prenda cura di lui, cosa fondamentale in Cina. Non fa parte di nessuna associazione, neppure quella degli scrittori. Vorrebbe impiantare un allevamento di pesci e granchi d'acqua dolce. «Si guadagna bene, ma mi mancano i capitale. Spero che gli amici mi aiutino». Francesco Sisci .\ii.\ina. autoritratto o Rissoso e sognato! sempre disoccupalo ha pubblic il primo libro grazie al ministro Wang Meng dscvseufplantgpcgp

Persone citate: Barbara Alighiero, Mang, Wang Meng, Xing

Luoghi citati: Cina, Germania, Pechino