Caccia al tesoro del lusitania di Fabio Galvano

r Scoperti nel relitto quattro cilindri di piombo: «Contengono opere di Tiziano e Rubens» Caccia al tesoro del lusitania Parte la missione nel mare d'Irlanda LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il Lusitania sta per restituire un tesoro. Sul fondo del mare, dove giacciono da 80 anni, sarebbero stati identificati quattro cilindri di piombo, sigillati a cera, con un contenuto che fa fremere gli esperti d'arte. Un Tiziano, un Rubens, una Madonna di Domenico di Bartolo e un'altra di Cosimo Rosselli, un'adorazione di Benvenuto di Giovanni: in tutto 27 opere d'arte di grande valore - si dice 120 miliardi - potrebbero completare il viaggio in Europa interrotto quel tragico giorno del 1915, quando il siluro di un U-Boot tedesco affondò la regina della Cunard poche miglia a Sud del porto irlandese di Cork. I cilindri sono stati scoperti l'estate scorsa da una compagine di palombari anglo-americana. «Non li abbiamo mossi e li abbiamo lasciati sul fondo», afferma Polly Tapson, 31 anni, che li ha visti. Sono lunghi circa un metro e 30 e la loro descrizione coincide con quella emersa da documenti trovati in anni recenti. Ora il governo irlandese - i quadri erano destinati alla «National Gallery» di Dublino - vuole accelerare i tempi del recupero, anche per evitare che il tesoro possa essere pirateggiato. Il relitto, da cui negli ultimi 12 anni sono stati recuperati la campana e le due gigantesche eliche di bronzo, e stato contraddistinto da una vistosa boa e tre settimane fa accanto alla carcassa contorta è stato collocato un cartello che rivendica ogni diritto al ministero della Cultura. E la Marina fa la sua parte, perlustrando di continuo la zona. II Lusitania, nel cui naufragio morirono quasi 1200 passeggeri, stava completando una traversata da New York a Southampton. I. tedeschi l'affondarono sostenendo che trasportava forniture militari, cosa che a quei tempi fu negata; e infatti quell'aggressione a una nave passeggeri spinse in modo decisivo gli americani all'intervento in guerra. Ma dopo mezzo secolo vennero fuori le prove che davvero c'erano a bordo munizioni destinate all'Inghilterra; e da una ventina d'anni hanno cominciato ad affiorare le storie dei grandi tesori d'arte. La prima indicazione venne nel 1972, in una biografia del mercante d'arte Lord Duveen per la quale l'autore Colin Simpson ebbe accesso a documenti privati del mercante d'arte. Da un diario risultò l'indicazione il primo collegamento fra il Lusitania e i quadri - che Sir Hugh Lane, direttore della «National Gallery» di Dublino, avrebbe portato quei capolavori in Europa. Poi venne alla luce il manifesto di bordo di quel tragico viaggio: comparì nel luogo più impensato, la cassaforte del presidente americano Franklin Roosevelt. E confermò che Lane accompagnava «una cassa di dipinti». Altre indagini avrebbero chiarito che i dipinti erano 27, che Lord Duveen aveva preteso da Lane un'assicurazione - pagata di tasca sua - per un valore complessivo di un milione di sterline di allora. E gli assicuratori - gli onnipresenti Lloyd's di Londra pretesero che i quadri fossero arrotolati, per protezione, nei cilindri di piombo. Sir Hugh Lane fu tra le vittime del naufragio; e la bara del Lusitania avrebbe mantenuto per anni il suo segreto. Ma ora Dublino esulta. «Abbiamo ogni motivo per ritenere che i cilindri siano stati scoperti», affermano all'ambasciata di Londra: «Molti erano increduli, quando sono filtrate le prime notizie. Ma abbiamo fiducia». Chi non ne ha, invece, è Des Quigley, che ha diretto le ricerche da parte di una società irlandese di recuperi marittimi. Spiega che ritrovare qualcosa è praticamente impossibile, che il Lusitania - su un fondale a cento metri di profondità - si è schiacciato su se stesso, che nulla è rimasto intatto. I cilindri di piombo? «Sciocchezze», dice: «Ci sono già state 28 operazioni di recupero. E nessuno ha visto quei cilindri attorno alla nave». Ma le autorità irlandesi insistono e ora intendono mandare i loro specialisti. E già si profila una battaglia legale: a parte la «National Gallery», anche gli eredi di Lord Duveen, i Lloyd's e il governo inglese potrebbero rivendicare il tesoro artistico. Fabio Galvano Le ventisette tele erano destinate alla «National Gallery» di Dublino Ma alcuni esperti sono scettici «E' impossibile C che si siano salvate» TRALEE ° W 1 INGHILTERRA OCBANO « ATLANTICO MALLOWO CORK BANTRY O KINSALE* COURTMACSHERRY» SEVEN HEAD IL LUSITANIA FU SILURATO DA UN SOTTOMARINO TEDESCO NEL 1915, A CIRCA 20 Km DALLA COSTA IRLANDESE r C Il transatlantico Lusitania