Arriva il ministro, si spara

Arriva il ministro, si spara Poliziotto suicida poco dopo il passaggio del corteo di Brancaccio Arriva il ministro, si spara Paura a Nuoro, scatta l'allarme attentato NUORO. Capitale sarda del malessere, Nuoro ha vissuto ieri un mezzogiorno di terrore: un agente di polizia si è tolto la vita con un colpo di pistola alla testa, qualche attimo dopo che l'auto sulla quale viaggiava il ministro dell'Interno Antonio Brancaccio era sfilata davanti a lui. Mancavano pochi minuti alle 12 e per quasi un'ora è stato il caos, totale, in una città già in stato d'assedio per l'arrivo dell'ospite. Tutti, nel campo d'atletica del Coni dov'era atterrato l'elicottero con a bordo il responsabile del Viminale, hanno pensato a un attentato. E' scattato il piano di emergenza. Decine di uomini in divisa hanno estratto le rivoltelle dalla fondina, hanno sollevato le canne dei mitra. Poi sono schizzati verso le strade vicine e la campagna circostante alla ricerca del cecchino, mentre due elicotteri decollavano in tutta fretta. Carabinieri e agenti hanno battuto palmo a palmo una vicina collina nella quale si ritene¬ va potesse essersi appostato il sicario, hanno identificato varie persone, mentre la tensione era altissima. Attorno a piazza Veneto è stato creato un cordone impenetrabile. La notizia del tragico gesto è stata poi comunicata al ministro, impegnato da venerdì in una visita in Sardegna assieme al capo della polizia Fernando Masone e al sottosegretario Luigi Rossi. Mentre senza un attimo di respiro proseguiva la caccia al presunto killer che si riteneva avesse sparato con un fucile di precisione, sono stati prestati i primi soccorsi all'agente riverso per terra, dietro una piccola costruzione utilizzata per riporre ostacoli e altri attrezzi sportivi. Il corpo è stato sollevato e qualcuno ha notato che il poveretto stringeva ancora in pugno la pistola d'ordinanza. Ma nessuno ha pensato al suicidio. I controlli sono andati avanti. Il cuore del sovrintendente Antonio Chironi, 41 anni, di Galtellì (Nuoro), sposato e padre di un ragazzo di 16 anni e di due bambine di 3 e 4 anni, batteva ancora. Con una folle corsa in auto, il ferito è stato trasportato in ospedale, ma l'intervento dei medici si è rivelato inutile. Il proiettile penetrato dietro l'orecchio destro della vittima aveva scoperchiato il cranio. Pian piano, dalla bolgia del campo sportivo la tesi di un agguato contro il ministro si è sgretolata. A una cinquantina di metri dal punto in cui Antonio Chironi era stramazzato al suolo è stato trovato un bossolo calibro 9 lungo. Una verifica ha consentito di stabilire che dall'arma d'ordinanza del poliziotto mancava un colpo. Manca invece una spiegazione Il luogo dove l'age plausibile per la tragedia. In servizio fino al 1987 nella Questura di Siena, Chironi aveva ricevuto riconoscimenti a Nuoro per il suo impegno: non stava più in prima linea, lavorava all'ufficio stranieri. Nessuno sa spiegarsi perché abbia deciso di uccidersi. I colleghi hanno ricordato che il sovrintendente non appariva depresso e non aveva mai fatto cenno all'esistenza di problemi personali. Corrado Grandesso Il luogo dove l'agente Antonio Chironi si è tolto la vita

Persone citate: Antonio Brancaccio, Antonio Chironi, Brancaccio, Corrado Grandesso, Fernando Masone, Luigi Rossi, Poliziotto

Luoghi citati: Chironi, Galtellì, Nuoro, Sardegna, Siena