Intercettazioni telefoniche nuove prove di G. B.

La lunga scia di sangue che arriva alla Moncloa FRANCIA Intercettazioni telefoniche, nuove prove PARIGI. Il «terzo orecchio» in Francia non è fantasia da film di spionaggio: il potere - l'Eliseo ieri, Matignon oggi - non esita a servirsene. Esistono prove ormai non più confutabili di una rete sistematizzata di controllo attraverso il telefono, voluto dal Presidente della Repubblica che operò in maniera capillare tra il 1983 e il 1986 con l'alibi della lotta al terrorismo. Ma ò pure delle ultime ore la conferma degli ascolti telefonici commissionati dal ministro degli Interni non più di due mesi fa, ai danni di un membro della famiglia del giudice Halphen, colui che indaga sulla vicenda dei finanziamenti illeciti all'Rpr. A rivelare le prove del «terzo orecchio» mitterrandiano è stato il quotidiano Le Monde. I nuovi documenti pervenuti in mano al giudice JeanPaul Viat sono cinque dischetti di computer. Contengono 5184 schede ripartite in 26 dossier, che raccolgono le intercettazioni telefoniche relative ad altrettanti individui. Tra di essi, oltre a personaggi politici e giornalisti, lo scrittore Jean-Edern Hallier (perché aveva minacciato di rivelare l'esistenza della figlia adulterina di Mitterrand?), e l'attrice Carole Bouquet. [g. b.]

Persone citate: Carole Bouquet, Halphen, Mitterrand

Luoghi citati: Francia, Parigi