La Bomba rossa non ha più segreti

8 Fermi agente sovietico? Presto la soluzione a cinquant'anni di mistero La Bomba rossa non ha più segreti Eltsin toglie i sigilli agli archivi nucleari di Mosca MOSCA NOSTRO SERVIZIO Boris Elisili toglie il sigillo ai segreti nucleari dell'Urss. Ieri, eon un decreto, il Presidente russo ha ordinato agli storici di mare fuori dagli archivi di Mosca i fascicoli che riguardano la storia della creazione della bomba atomica sovietica e di pubblicarli. Non si parla comunque di rivelare segreti di carattere tecnico: i documenti liberati dal timbro «Segretissimo» vanno dalla fine degli Anni 30 fino al 1954, anno in cui al poligono di Seinipalatinsk è stata fatta esplodere la prima bomba made in Urss. Ma il volume, se e quando uscirà, sarà comunque di grande interesse. La storia della ereazione della bomba sovietica, dopo più di cinquant'anni dal lancio da parte di Stalin e di Boria del progetto nucleare, ri¬ mane piena di misteri. I curiosi però dovranno pazientare. La data della pubblicazione del volume con i segreti atomici del Cremlino non ò stata fissata e potrebbe richiedere mesi. Il testo del decreto di Eltsin non precisa se i ricercatori russi saranno autorizzati a scavare anche negli archivi dell'ex Kgb, finora rimasti chiusi agli studiosi. Quegli archivi contengono la parte più romanzesca della storia della bomba e potrebbero finalmente rispondere se davvero la bomba è stata inventata dal nulla dai fisici russi, o se è stata semplicemente copiata dagli schemi del «progetto Manhattan» americano. L'anno scorso Pavel Sudoplatov, uno dei dirigenti del Kgb (allora Nkvd) ai tempi di Stalin, ha rivelato che Robert Oppenheimer, Enrico Fermi e altri due fisici impegnati a creare la bomba americana nei laboratori di Los Alamos, erano in realtà agenti sovietici e avevano mandato tutti i loro segreti a Mosca. I fisici russi si sarebbero limitati a ricopiare diligentemente la loro invenzione e così nacque la bomba atomica socialista. Mosca si era affrettata a smentire le rivelazioni dell'anziana spia. Il dubbio però è rimasto. E il libro ordinato da Eltsin potrebbe svelare il mistero. Ma è improbabile che il Servizio di spionaggio estero, che ha ereditato i segreti del vecchio Kgb, voglia tirare fuori dai suoi immensi archivi i documenti che riguardano una delle vicende di spie più affascinanti della storia. Anche perché sarebbe così costretto a rivelare i nomi dei suoi agenti a Los Alamos, innanzitutto del mitico «Perseo», fisico del «progetto Manhattan» che lavorava per i russi. Di lui non si sa niente, se non il nome in codice e che è ancora vivo, al sicuro, da qualche parte, [a. z.l

Persone citate: Boris Elisili, Eltsin, Enrico Fermi, Pavel Sudoplatov, Perseo, Robert Oppenheimer, Stalin

Luoghi citati: Manhattan, Mosca, Urss