SENZA GALATEO di Curzio Maltese
Con la sentenza romana anche il filone Mondadori-Berlusconi verrebbe sottratto a Milano SENZA GALATEO rato di regime unico al mondo, almeno dopo il crollo del socialismo reale. Il capolavoro, l'eredità principale della Prima Repubblica. In questo senso era perfettamente prevedibile e previsto da tanti - anche nei rapporti della Cia, sempre così attenta a questa povera colonia che una volta sbaragliata dagli scandali la vecchia classe dirigente, la Televisione si sarebbe incaricata direttamente di eleggere la nuova. E' quanto è successo il 27 marzo scorso e quanto accadrà ancora se Berlusconi si presenterà alle prossime elezioni col vantaggio di sei reti a zero sul rivale c la possibilità di arringare gli italiani a reti unificate quando gli pare, com'è avvenuto anche ieri sera. Perché in un sistema maggioritario, dove si tratta di convincere il grosso «centro» incerto e impolitico, chi governa i media - in primis le tv - ha vinto in partenza. Naturalmente, si può giudicare questa ovvia tesi una fantasia estremistica, apocalittica. Lo sostengono tanti sarcastici simpatizzanti del Polo, qualche politologo e buona parte dei dipendenti di Berlusconi. Ed è un vero peccato che il Cavaliere non dia loro retta mollando una buona volta la salda presa su Fininvest e eda Rai. Ma finché questo non accadrà, parlare di garanti e regolamenti, par condicio e «galatei elettorali» è come discutere se sia più corretto impugnare con la destra o con la sinistra il coltello prima di affondarlo nel tifoso avversario. Quanto alla pretesa di estendere la par condicio studiata per i mezzibusti ai giornali, si tratta di una novità storica. L'idea di censurare la libera stampa borghese, decisamente scartata da Marx, non fu mai applicata fino in fondo da Mussolini. Il fatto che i sistemi comunista e fascista siano morti non autorizza a progettarne così presto di peggiori. Curzio Maltese
Persone citate: Berlusconi, Marx, Mussolini
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