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Dini: «Il via in settimana». Berlusconi: il mio non è un ricatto per votare a giugno Dini: «Il via in settimana». Berlusconi: il mio non è un ricatto per votare a giugno «Basto polemiche/ ecco la manovra» Tagli, tasse e investimenti per 18 mila miliardi ROMA. Il presidente del Consiglio interviene contro polemiche e illazioni sulla manovra. Con un comunicato politicamente significativo afferma che «il disegno è pronto» e che in settimana si passa ai fatti. Tagli, tasse, investimenti e privatizzazioni sono i cardini della manovra. E il fine è chiaro: anticipare a fine anno l'operazione «briglie al debito», ancorandolo al prodotto interno, cioè «stabilizzandolo». Dini fa intendere dunque che non è una manovra «tampone» sulla crisi, ma qualcosa di ben più serio e duraturo. Chi non l'approva per altri motivi si assumerà responsabilità serie. Sembra un chiaro riferimento a Berlusconi, il quale risponde e precisa subito: non è vero che boccerò la manovra se in cambio non otterrò il voto a giugno. «Il Polo dimostrerà la sua responsabilità», cioè: quasi una promessa di «sì» (sia pure con la cautela di possibili miglioramenti). E Fini aggiunge: diremo no a Dini solo se la manovra sarà «socialmente iniqua». F. Amabile A PAGINA 3