Colpo al cuore nucleare d'Europa
Per la prima volta manomesso l'acceleratore di protoni. Arrestato un tecnico Per la prima volta manomesso l'acceleratore di protoni. Arrestato un tecnico Colpo al cuore nucleare d'Europa Ginevra, sabotatore al Cent GINEVRA. Un tecnico francese del Cern, laboratorio europeo per la fisica delle particelle i cui impianti si trovano a cavallo tra la frontiera svizzera e francese vicino a Ginevra, ha sabotato un acceleratore di protoni smontando e nascondendo delle componenti. Il tecnico, un uomo di una quarantina d'anni arrestato dalla polizia francese, ha compiuto il sabotaggio nella notte tra domenica e lunedì scorsi ed avrebbe agito «per motivi personali». Il valore degli elementi mancanti si aggirerebbe sul milione di franchi svizzeri (oltre 1,2 miliardi di lire). Ed al danno si devono aggiungere le spese ed i tempi necessari per la riparazione della macchina. Le ricerche intraprese dal personale hanno tuttavia già permesso di ritrovare gran parte dei pezzi nascosti. Il portavoce del Cern, Neil Calder, ha fatto rilevare che è la prima volta nella storia del laboratorio che si deve affrontare un tale problema. Il tecnico, che lavorava al Cern da 27 anni, ha tagliato alcuni cavi e «prelevato» 1.200 moduli elettronici del sistema di comando del sincrotrone a protoni (ps). E' stata immediatamente avviata un'inchiesta interna ed un riesame delle procedure di sicurezza. «Ma - ha osservato Calder - è difficile prevenire azioni simili da parte di qualcuno che fa parte del personale». Il «ps», costruito nel 1959, è il più vecchio acceleratore di particelle del Cern e viene attualmente impiegato come pre-acceleratore per le particelle immesse successivamente nei due altri anelli del Cern. (Ansa) Una parte dell'acceleratore di protoni del laboratorio Cern di Ginevra
Persone citate: Calder, Colpo, Neil Calder
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