Gratta e vinci per il partito

Gratta e vinci per il partito Gratta e vinci per il partito Pds e Forza Italia litigano sul giochino I NUOVI FINANZIAMENTI GRATTA tranquillo, è per il partito. Ecco l'ultima forma di finanziamento scaturita dalle politiche menti, scottate dai disastri di Tangentopoli: il «Gratta e Vinci», già tormentone di autogrill e tabaccherie. Ma anche sul divertente giochino applicato alle sorti d'Italia, è sorta una lite. A chi la primogenitura dell'idea? Al pds o a Forza Italia? Stando alla richiesta di autorizzazione, è in testa Forza Italia di Pisa, che l'ha sottoposta al ministero delle Finanze a luglio: ma è rimasta ferma nelle maglie della burocrazia e non l'ha mai realizzata. Cosa che hanno invece fatto la Quercia di Siena, a novembre (l'idea risale a settembre) e più recentemente il pds bolognese: le quali non hanno avuto bisogno di alcuna autorizzazione, perché non vendono biglietti in luoghi pubblici. Si mangia le mani l'azzurro Alberto Barsotti, trentenne ex campione italiano degli 800 metri. E dichiara arrabbiatissimo al settimanale «Noi»: «Perché il ministero non mi ha mai risposto? E poi mi tocca vedere in giro ben due giochetti del pds...» Potenza dell'utile unito al dilettevole. Il «Gratta e Vinci» bolognese parte domenica: affianca le tombole e la tradizionale sottoscrizione, pilastri del finanziamento della più grossa federazione della Quercia. Come legge vuole, i premi non sono in denaro (altrimenti sarebbe gioco d'azzardo) ma in buoni acquisto e i tagliandi saranno in vendita solo nelle manifestazioni del partito. «Sostieni il pds... e vinci» è lo slogan, sul tagliando si possono «scoprire» fino a nove querce: premio minimo un nuovo biglietto, massimo un buono del valore di 10 milioni, da spendere nei supermercati Coop. Più fantasiosi ma meno organizzati i pisani di Forza Italia: i simboli da grattare, ministero permet¬ tendo, dovrebbero essere sei bandierine italiane, il premio ha il sapore romantico che s'attaglia agli azzurri fedeli di Berlusconi: realizzare un sogno, da 2, 5, 10 milioni. «Nei limiti della decenza - precisa Barsotti, rivelandosi sognatore assai pratico - non si può certo chiedere di passare una notte con la squillo più pagata d'Italia». Il primato dell'irriverenza va invece al pds di Siena, non si sa se più infiammato da passione politica o campanilistica: bagnare il naso ai senesi, per di più berlusconiani, non dev'essere soddisfazione da poco. Maurizio Caldi spiega a «Noi» l'iniziativa: «Si chiama il Cava-lire: su ogni schedina c'è lui, il Berlusca, che tiene in mano un televisorino. Con 4 micro-tv vinci una polizza assicurativa, con 5 un abbonamento all'Unità». Fino alla beffa suprema. «Con la "C" di Craxi vinci un viaggio ad Hammamet per due persone». Naturalmente, per qualche lezione di ripetizione sui finanziamenti al partito. [r. sii.] I due coupon del «Gratta e vinci» quello del pds bolognese in vendita da domenica e quello di Forza Italia mai distribuito

Persone citate: Alberto Barsotti, Barsotti, Berlusconi, Craxi, Maurizio Caldi

Luoghi citati: Italia, Pisa, Potenza, Siena