«François ti perdono»

Appassionata intervista di Danielle a un settimanale: La figlia illegittima? L'ho sempre saputo LA FIRST LADY DELL'ELISEO Appassionata intervista di Danielle a un settimanale: La figlia illegittima? L'ho sempre saputo « Francois, ti perdono» La moglie di Mitterrand si confessa SPARICI ONO la moglie di Frangois Mitterrand e me ne vanto». Tatie Danielle, come un po' irriguardosamente il popolino chiama la first lady francese dal titolo di un film su una zietta micidiale, si confessa «a cuore aperto». Espressione anch'essa un po' impietosa, se si pensa che la signora Mitterrand è reduce da due interventi effettuati a cuore aperto, da lei subiti nel corso di una sola giornata. Tant'è: il settimanale VSD, che della confidenza del potente fa il suo pane quotidiano, golosamente succhia dalla consorte presidenziale il massimo del vendibile alla curiosità popolare. Gustose sarebbero state dichiarazioni di sofferenza, sofferenza coniugale per la risaputa distanza che separa i sonni di Francois e Danielle. E' notorio che il presidente dorme poco a casa. Ma invece no. Signora davvero, la signora Mitterrand si è ben guardata, nell'accettare di rispondere alle avide provocazioni di VSD, dalle velate o malinconiche mezze parole. La sua è una dichiarazione d'amore per interposto settimanale. Ora che la vicenda politica del marito ò agli sgoccioli, e per quanto ottimisti si possa essere dato il cancro alla prostata che l'ha colpito anche la vicenda umana non può più essere lunghissima, Danielle Mitterrand ha voluto lanciarsi in un contrattacco ragionato, requisitoria multipla volta a sedere chiunque abbia tentato negli ultimi tempi di gettare ombra sulla figura del presidente. E proprio perché parla in veste pubblica ma con toni priva- ti, c'è posto nella sua arringa per temi lontani come le accuse di collaborazionismo e la figlia illegittima Mazarine. Su quest'ultima, la moglie legittima che deve sopportare da lunghissimo tempo la compresenza dell'altra, e le reiteratissime assenze dal talamo del marito, ha un riflesso quantomeno curioso. «Vedrete - ha risposto a VSD che la stuzzicava sulla recente pubblicazione da parte di ParisMatch delle fotografie di Mazarine - a quante neonate nei prossimi mesi verrà dato il nome di Mazarine. E' un bel nome». Ma anche: «In realtà, mi sono chiesta perché la stampa avesse impiegato tanto a pubblicare il reportage. Visto che tutti sapevano, lo aspettavamo con serenità». E per liquidare il tema: «Frangois ha subito pensato che la cosa mi avrebbe fatto del male, perché era proprio nel momento in cui ero più ma- lata. Ma io l'ho rassicurato dicendogli: stai tranquillo, servirà a farmi stringere a te ancora di più, bisogna che ci sosteniamo a vicenda». Sulle accuse di amicizie pericolose con René Bousquet, capo della polizia di Vichy, Danielle Mitterrand si mostra tanto tagliente quanto serena: «Aver voluto far passare Francois per un collaboratore antisemita è stato ignobile. Ma non ha fatto presa. I francesi non si sono lasciati ingannare». Che ci siano stati incontri con Bousquet non lo nega: «Lo conoscemmo nel .1965. In quegli anni lì, era un uomo frequentabile, molto rispettato. Ma non era un nostro amico». Quanto alla fotografia diffusa mesi fa in cui si vede Bousquet a Latche, la residenza da risposo dei Mitterrand, nelle Landes, la first lady commenta: «Sì, e allora? All'epoca della fotografia Bousquet era uno dei responsabili de La dépéche du Midi e veniva a sostenere la candidatura di Francois». Ma suo marito era candido: «Ha continuato a incontrarlo finché non ha avuto elementi sufficienti a dimostrare che Bousquet era responsabile di atti di collaborazione all'epoca di Vichy. Non appena il ruolo di Bousquet in quel sinistro periodo è stato provato, non gli è più stato possibile incontrare Frangois». Fiera del marito presidente dalla prima all'ultima riga dell'intervista, Danielle Mitterrand si lascia tuttavia andare a un moto di amarezza per «la vergognosa campagna» orchestrata ai suoi danni negli ultimi mesi. E abbandona del tutto il fair play nel definire «sciacalli» coloro che «hanno attaccato Frangois con i procedimenti più vili prò- prio quando la sua salute era più compromessa». «Personaggi con cui non intendo entrare in polemica», taglia comunque corto madame Danielle. E la salute, per l'appunto? «Mio marito ha molto sofferto, dice. Ma grazie al fatto che la testa stava bene, ha dominato il dolore. Siccome le sue facoltà intellettuali sono intatte, non prende in considerazione l'eventualità di dimettersi». Anche perché, conclude - nell'accingersi a cedere lo scettro della primadonna - il popolo ama il suo Presidente: «Se Frangois si ripresentasse, sarebbe rieletto». Ne è sicura. «Più socialista che mai». Da cinquant'anni signora Mitterrand, è fiera di esserlo. «Donna d'amore»: così vuole si pensi di lei. Gabriella Bosco «Mio marito soffre ma la mente è lucidissima Perciò non lascia la presidenza» «Odiose le accuse di complicità conVichy Ma la gente non si è lasciata ingannare» Landes, la first lady commenta: «Sì e allora? All'epoca della fo Danielle col marito nell'aprile '84 e il giorno del matrimonio ( 1944) Francois Mitterrand con il primo ministro Balladur