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«Senza pietà per Marcello» «Senza pietà per Marcello» Indignata lettera a Vittorio Feltri dai fratelli dell'operatore ucciso ROMA. I fratelli di Marcello Palmisano, l'operatore ucciso a Mogadiscio, ieri hanno replicato indignati a una dichiarazione del direttore del «Giornale», Vittorio Feltri. «In questo ore - hanno scritto Fernando, Vincenzo ed Elio Palmisano - ci siamo chiusi nel silenzio, perché speravamo che il nostro dolore venisse compreso e rispettato. E volevamo sperare, ma anche questa speranza è andata delusa, che il sacrificio del nostro Marcello non diventasse terreno di caccia per speculazioni e polemiche da parte di personaggi che hanno dimostrato di non conoscere sentimento e pietà. «In queste ore - proseguono i fratelli di Palmisano - abbiamo letto cose che definire vergognose è dir poco. Ma maggiormente ci offende e addolora l'oltraggio che a freddo ha voluto infliggerci il direttore de II Giornale, Vittorio Feltri, che in una dichiarazione non smentita, pubblicata sul Corriere della Sera, ha avuto la spudoratezza di sostenere: "Che ci vanno a fare in Africa? Grandi reportage non ne ho visti. Ci andranno per le note spese"». Fernando, Vincenzo ed Elio proseguono: «Per chi ha conosciuto Marcello queste sono parole infamanti. E non dovrebbe esserci bisogno di replicare a queste volgari meschinità. Ma dal momento che il tentativo di infangare la memoria di Marcello continua, vogliamo dire chiaro e forte che noi non ci stiamo e che reagiremo con tutti i mezzi a nostra disposizione. Marcello ha sempre lavorato e lavorato sode. Non si è mai tirato indietro e certo non lo faceva né per denaro né per fama. Era innamorato del suo lavoro e chiunque ha visto i suoi servizi ha potuto rendersi conto che dietro la telecamera c'era un onesto narratore. E' avvilente per noi, in queste ore, essere costretti a ricordare queste cose. Noi non conosciamo Vittorio Feltri, direttore de II Giornale, ma da quello che afferma ci sembra di capire che il nostro Marcello era fatto di una pasta completamente diversa. «Dopo aver subito anche questo oltraggio - concludono - vogliamo sperare di essere finalmente lasciati in pace con il nostro dolore, consapevoli che questo sarebbe stato il desiderio di Marcello». lAdnKronos]