«La donna ideale sta al caminetto»

Un'inchiesta Un'inchiesta «La donna ideale sta al caminetto» MILANO. «San Valentino? Una ricorrenza comica. Si celebra la festa degli innamorati, allora perché deve essere pubblica? E' un controsenso. Mi sembra che sia solo una comodità per certi uomini. Non basta un fiore comprato ai semafori per cancellare un anno di disattenzioni». Leila Costa è categorica: «L'uomo ideale esiste solo nei giochi di società». Cita persino Indiana Jones («Non sono gli anni ma i chilometri che fanno esperienza»), per abbattere l'altro muro di sicurezza, quell'amore cieco e senza età che tira frecce all'impazzata. E Maurizio Nichetti, regista, cultore di fumetti e pubblicità le fa eco: «Certo che è un gioco. San Valentino è una convenzione. Preferisco stare vicino a mia moglie tutto l'anno. Quanto ai regali, meglio quelli poverissimi, purché pensati». Nella festa di baci, abbracci e fidanzati chi può prende le distanze da luoghi comuni e svenevolezze. Ma una indagine promossa dalla Harlequin Mondadori, quella dei romanzi rosa Harmony, la dice lunga in tema di amore. Un questionario sottoposto a cinquemila uomini di 19 Paesi diversi ha tentato di tracciare il profilo della donna ideale nell'immaginario maschile. «L'amore ò sempre meglio nella fantasia che nella realtà» è stata la promessa dell'80 per cento degli italiani intervistati. E per tener fede al detto mogli e buoi dei Paesi tuoi, la maggioranza degli uomini di tutti i Paesi crede che le donne più desiderabili del mondo siano le loro compatriote. Altrimenti le cercano in Francia e, solo in terza battuta, in Italia. Al terzo posto nelle preferenze, tra gli uomini di casa, ci sono invece le giapponesi che, desiderate all'estero, per uno strano caso del destino sarebbero volentieri ripudiate dai loro sposi (solo il 66 per cento dei giapponesi risposerebbe la stessa donna). Segno che il mito della geisha sopravvive ormai soltanto nel Bel Paese, lontano dalla tecnologia nipponica e dalla donne manager con gli occhi a mandorla. Lo mogli però non si toccano: 80 italiani su cento risposerebbero le loro compagne. Un dato che sembra positivo ma che al confronto degli oltre 90 mariti canadesi, tedeschi e australiani pronti a fare lo stesso, ammoscia anche il mito del latin lover. «Io l'adoro e lei prova la stessa cosa por me», la certezza è soprattutto australiana, canadese e statunitense. In Italia ci credono, con maggior cautela, 86 mariti su conto, di cui soltanto 71 si sono sentiti dire almeno una volta nell'ultimo anno «Ti amo». E loro, i mariti, cosa pensano che siano disposte a fare, di bello, la sera, le mogli? Da noi starebbero al caminetto (43 per conto), andrebbero tuttalpiù al ristorante (per il 33 per cento) o magari a fare una passeggiata al chiaro di luna (23 per cento). Secondo inglesi; francesi e olandesi preferirebbero invece serate colte, a Teatro o al cinema. «Niente di nuovo commenta Nichetti - solo immagini rassicuranti come fiabe». E Costa: «Ci vedono cosi, vuol dire che non ci hanno mai guardate». Olga Pisciteli;

Persone citate: Leila Costa, Maurizio Nichetti, Nichetti, Olga Pisciteli

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano