Lite al botteghino, accoltellato

Lite al botteghino, accoltellato Lite al botteghino, accoltellato Ferito a una gamba davanti al San Paolo NAPOLI. E' durata poco la tregua del calcio violento. Giovanni Puzonn, 31 anni, napoletano, è stato ferito domenica sera con un coltello davanti ai botteghini dello stadio San Paolo durante una lite, poco prima dell'inizio di Napoli-Cremonese. La notizia si e appresa solo ieri. Secondo la ricostruzione della polizia, Puzone era in fila per acquistare il biglietto quando ha litigato con due giovani che sostenevano di essere arrivati prima di lui. Uno dei due ha estratto un coltello e lo ha colpito alla coscia sinistra, allontanandosi' subito dopo con un ciclomotore. Puzone è stato soccorso e trasportato nell'ospedale San Paolo, dove è stato medicato e dimesso. Guarirà in 7 giorni. «Sono appassionato di calcio, ma dopo quanto è accaduto non andrò più allo stadio», ha detto Puzone, che è commerciante di farina e vive a Casavatore, un comune dell'entroterra napoletano. «Ero andato al San Paolo con la mia fidanzata, mio fratello e la sua ragazza. Volevamo passare una serata in allegria, pensavamo che dopo la pausa di riflessione seguita ai fatti di Genova la gente sarebbe stata più calma. Invece non è cambiato nulla. Non chiedetemi del giovane che mi ha ferito - ha aggiunto Puzone -, certamente non era una persona a posto, spero di non incontrarlo più». Giovanni Puzone aveva tenuto nascosta la notizia del ferimento alla madre, che ò anziana e in precarie condizioni di salute, per non farla preoccupare. La donna però ha saputo dell'accaduto dalla televisione. Il ferito, le cui condizioni sono buone, ha ripreso regolarmente a lavorare. «Avevamo previsto tutto o quasi tutto. Certo non avevamo proso in considerazione il fattore educazione», ha commentato il questore Ciro Lomastro. «Il ferimento - ha spiegato Lomastro - è avvenuto dopo un diverbio per motivi di precedenza al botteghino. Abbiamo accertato che durante il litigio il giovane, che poi ò stato ferito, ha dato uno schiaffo a una persona che si è allontanata, ò tornata dopo poco e lo ha colpito con un coltello». Gli agenti del commissariato San Paolo stanno ora indagando per identificare l'aggressore. Gennaro Montuori, leader degli ultra del Napoli, si è detto molto preoccupato per quello che è successo dinanzi ai botteghini del San Paolo. «E' incredibile - ha sottolineato - pensare che un atto di prepotenza sia sfociato in un accoltellamento. Ma purtroppo negli stadi ci sono ancora tanti prepotenti, come quelli che domenica sera al San Paolo contestavano noi ultra della curva B, mentre lanciavamo messaggi di solidarietà a tutti gli altri tifosi italiani. La vita è dura - ha concluso il leader degli ultra partenopei - soprattutto per chi cerca di combattere la violenza». Montuori cercherà di mettersi in contatto col giovane rimasto ferito per invitarlo ad assistere in curva alla prossima partita del Napoli. Se ci riuscirà, dopo quello che ò accaduto a Puzone. Ma quello del San Paolo non è stato l'unico episodio di violenza «calcistica» nel Napoletano. La polizia sta indagando anche per identificare i responsabili dell'aggressione subita in campo dall'arbitro Giuseppe Capone, 34 anni, al termine di Real Tenore-Posillipo (0-1), Terza categoria. Nella stessa circostanza ò stato aggredito anche il portiere del Posillipo, Antonio Alberti, 20 anni, che aveva tentato di difendere il direttore di gara. L'arbitro è stato medicato al Cardarelli, per una contusione cranio-facciale guaribile in 5 giorni. Nello stesso ospedale è stato medicato Alberti, per un'ecchimosi all'occhio destro. L'arbitro è stato aggredito e picchiato da calciatori e tifosi del Real Tenore mentre stava avviandosi agli spogliatoi. Sul campo non c'era forza pubblica, [r. cri.] Il giovane guarirà in pochi giorni Il questore «Avevamo previsto tutto, tranne la maleducazione» La rissa tra sostenitori del Napoli per l'acquisto dei biglietti Un'immagine dello stadio San Paolo: la partita tra Napoli e Cremonese non era considerata tra quelle a rischio

Persone citate: Antonio Alberti, Cardarelli, Ciro Lomastro, Cremonese, Gennaro Montuori, Giovanni Puzone, Giovanni Puzonn, Giuseppe Capone, Lomastro, Montuori