«Grazie Marcello per il tuo coraggio» di Maria Corbi

In duemila al funerale nella sede Rai di Grottarossa. Presenti anche i genitori di Ilaria Alpi In duemila al funerale nella sede Rai di Grottarossa. Presenti anche i genitori di Ilaria Alpi «Grazie Marcello/ per il tuo coraggio» L'ultimo addio all'operatore assassinato in Somalia ROMA. L'ultimo addio a Marcello Palmisano, ieri, nella sede Rai di Grottarossa. Più di duemila persone si sono strette intorno alla bara, avvolta nel tricolore, dell'operatore ucciso in un agguato in Somalia. Tanti i colleghi, gli amici di infanzia di San Michele Salentino, e tante anche le persone che non conoscevano Marcello ma che sono rimaste colpite dal suo sacrificio. Nel vedere tutta questa partecipazione la vedova dell'operatore. Maria Cristina, si è commossa. Accanto a lei, in prima fila, i figli, Davide di quattordici anni e Maria Adelaide di nove, e i quattro fratelli del marito. Più in là, separati da un corridoio, la presidente della Rai, Letizia Moratti, il direttore generale Raffaele Minicucci, il ministro dell'Interno Antonio Brancaccio, il ministro delle Poste Agostino Gambino e il ministro della Difesa, generale Domenico Corcione. Presenti anche il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, Massimo D'Alema, segretario del pds, Gianni Letta, consigliere di Berlusconi, Fabrizio Del Noce, parlamentare di Forza Italia e giornalista Rai. La messa funebre si è svolta sotto un tendone nello spiazzo che separa i palazzi dei telegiornali. Nello stesso posto dove meno di un anno fa i lavoratori della Rai hanno pianto un altro collega, la giornalista del Tg3 giustiziata in Somalia per motivi ancora non chiariti. E ieri c'erano anche i genitori di Ilaria. Hanno voluto testimoniare la loro partecipazione al dolore della famiglia di Palmisano. Un dolore che loro conoscono bene e con cui dal marzo scorso convivono ogni ora. La mamma di Ilaria Alpi non ha potuto trattenere le lacrime quando la bara di Marcello è stata trasportata a spalla dai suoi amici e colleghi operatori. Si è stretta al marito e ha pianto: per Marcello, per Ilaria e soprattutto per la rabbia di non avere avuto giustizia, di non sapere ancora a distanza di un anno come e perché è stata uccisa la loro unica figlia. Musiche sacre, composte e cantate dall'annunciatrice della Rai Maria Rita Viaggi hanno accompagnato la funzione funebre. Molti colleghi di Palmisano hanno voluto ricordarlo con una testimonianza. Il più anziano degli operatori del Tg2, Duilio Silenzi ha parlato di questi giornalisti per immagini «sempre pronti a partire perché la gente vuole e deve vedere»: «Molti di noi - ha detto - in questi anni sono tornati feriti, ma vivi. E mi sono sempre battuto perché avessero almeno un elogio dai superiori, invano. Lo stesso ho fatto per Marcello che ha sempre mostrato un coraggio da leone. A lui dico io: grazie». Qualche parola anche dal direttore del Tg2 Clemente Mimun che in questi giorni ha difeso dagli attacchi e dalle polemiche Carmen Lasorella: «Dobbiamo ricordare Marcello con il nostro lavoro e rimanere vicino alla sua famiglia, non solo adesso , ma negli anni a venire. Sarà come avere Marcello con noi». Carmen Lasorella e arrivata in ritardo perché la sua deposizione al magistrato che si occupa dell'agguato è durata a lungo. La giornalista è rimasta in piedi accanto ad alcuni colleghi del Tg2. E nel sentire le testimonianze degli operatori su Marcello Palmisano non ha potuto trattenere le lacrime. Un pianto liberatorio dopo giorni di tensione, di forza imposta dagli avvenimenti e di polemiche che la hanno colpita e ferita. Per questo ha deciso, dopo ieri, di non parlare, di sottrarsi con il silenzio alle insinuazioni e alle accuse. Così non parteciperà alle trasmissioni televisive dove è stata invitata. «Se non avessi aderito all'iniziativa "abbonato alza la voce" - ha commentato - tutti questi veleni non si sarebbero sprigionati. Adesso basta però. E' una questione di dignità». E don Paolo Miccoli, amico di infanzia di Palmisano, officiante insieme con monsignor Ragonesi ha chiesto di pregare «affinché il sacrificio di «Marcello serva a rasserenare gli animi e ad evitare speculazioni meschine e fuori luogo». Maria Corbi

Luoghi citati: Roma, San Michele Salentino, Somalia