I «Roger» in Sicilia, come i Mille

/ «Roger» in Sicilia, come i Mille NUOVO NOME PER CONQUISTARE IL SUD / «Roger» in Sicilia, come i Mille MILANO. Mille, spedizione dei. Nome comunemente dato alla spedizione guidata da Garibaldi che tra il maggio e l'ottobre del 1860 abbatté il Regno delle Due Sicilie dando un contributo decisivo alla formazione dell'unità d'Italia». Se qualche giorno fa, in una intervista alla Stampa, Umberto Bossi consigliava all'ex amico Maroni di andarsi a ripassare il «bigino» di filosofia, i fedelissimi della Lega - quelli che si salutano alzando il pollice e dicendosi «Roger» - hanno rispolverato il Bignami di storia. Bisogna «conquistare» il Sud? E allora facciamo come Garibaldi. A dire il vero, gli onorevoli Tino Rossi e Giancarlo Malvestito non hanno proprio la faccia di Bixio e Pilo (Rosolino, non Gianni). E neppure Corrado Metri, il fondatore del gruppo dei Rogers, assomiglia a Garibaldi. Ma il Metri, il Rossi e il Malvestito il prossimo 11 mag¬ gio sbarcheranno a Marsala, al comando di altri 997 garibaldini del Carroccio. Uno dei nuovi mille sarà il leghista della prima ora Giuseppe Leoni: «Partiremo da Quarto armati degli ideali federalisti - spiega - e ritorneremo a piedi, predicando attraverso cento città e cento paesi». Il progetto ha raccolto un immediato successo: «In pochi minuti - annuncia Corrado Metri - hanno aderito moltissimi parlamentari. I più solerti? Sonia Vitale, Fiorello Provera, Maurizio Menegon». NUOVO SIMBOLO... Va in sol' fitta la «Lega Nord», arriva la «Lega Nord-Italia Federale». Un restyling obbligato per toner dietro alle indicazioni «nazionali» di Umberto Bossi. E il quarto cambiamento da quel lontano 1982 quando Bossi, non ancore senatur, l'onda con l'aiuto di pochi amici (tra i quali il neo-garibaldino Giuseppe Leoni), la Lega Autonomista Lombarda. Due anni dopo, si avvia il rapido processo evolutivo del movimento che cambia nome in Lega Lombarda. Si abbandona il «federalismo etnico» per proporre la Lega come locomotiva di una grande alleanza federalista. E' nel 1991, al congresso di Pieve Emanuele, che nasce ufficialmente la Lega Nord, cui nel '91 si affianca, la Lega Italia Federale, coordinata da Oreste Rossi (un altro garibaldino) che ha il non falcile compito di fare attecchire la Lega nel Centro-Sud. E NUOVI INSULTI. Sabato ha raggiunto quota 20, ieri ne ha aggiunti altri 3, nuovi di zecca: Bossi ha infoltito l'elenco dogli epiteti contro Berlusconi. Il più applaudito dalla platea leghista è stato quello di sapore sudamericano: «Juan Garcia Silvio Perón» che riecheggia il già noto «Perón della mutua». Poi «il Re nero» e il «gran Cavaliere pedonato di Arcore» mutuati dal linguaggio scacchistico. Si vanno ad aggiungere ai più noti «Borluscaz» e «Berluskaiser» e a quello coniato ieri di «Frankenstein della destra». Sempre ieri Bossi ha insistito molto sul termine «dittatore», già usato ma accompagnato stavolta da un invito esplicito a Maroni ad andarsi a leggere sul vocabolario il significato: «Caro Roberto, leggi il vocabolario e a quella voce troverai scritto: i dittatori spuntano sempre nello crisi socio-politiche gravi e la prima cosa che fanno, quando ottengono il potere, è quella di liquidare gli oppositori per poi sottomettere gli interessi generali del Paese; a quelli personali». E ha concluso: «E' un profilo - dico Bossi - che assomiglia tanto a un personaggio che conosciamo bone...». [r. i.] mo bone...». Garibaldi (a lato) ha ispirato il deputato leghista Giuseppe Leoni (a sinistra). Sotto. Perón

Luoghi citati: Arcore, Italia, Marsala, Milano, Pieve Emanuele, Quarto, Sicilia