Maroni: senza Umberto una domenica bestiale

Maroni: senza Umberto una domenica bestiale Maroni: senza Umberto una domenica bestiale L'EX MINISTRO IN VACANZA ONOREVOLE Maroni, com'è la prima domenica senza Lega e senza Bossi? «Una domenica bestiale perché il Milan ha pareggiato in casa». Prima Pivetti, poi Bossi. Tre ore in diretta a «Radio Radicale». Li ha ascoltati? «No, sentivo le partile». Pivetti ha parlato di «amici che non hanno avuto abbastanza tenacia, o cuore, dopo aver messo tanto cuore nella Lega». Lei è tra questi? «Quello che avevo da dire l'ho detto al Congresso. Tra me e la politica metto 15 giorni di vacanza e non mi va né di parlare né di pensarci». Quando si dimetterà da parlamentare? «Nei prossimi giorni, come ho detto. Forse domani». E dalla Lega? «La mia esperienza nella Lega per ora la considero conclusa e mi passo la domenica a casa, sto con i figli, e mi preparo a festeggiare il giorno di San Valentino con mia moglie». Ma dalla Lega se ne andrà? «L'ho spiegato, al Congresso. Per il momento considero conclusa la mia esperienza nella Lega. Dun- que è come se me ne fossi già andato». Per dove? «Da nessuna parte. Non vado in Forza Italia, non vado con gli ex leghisti, non vado da nessuno». In un passaggio del suo intervento, Bossi ha detto che «non si va a parlare con Berlusconi la sera prima di un congresso...». «E io che c'entro?». E' sembrato si riferisse a lei. «Eh no! Bossi sa dov'ero la sera prima del Congresso...». Dove? «A casa mia». E Berlusconi l'ha sentito? «No». Da quanto non lo sente? «Da un bel pezzo. Da quel giorno a Roma, quando mi ha invitato in via dell'Anima per un saluto e un caffè». E poi si è letto che avevate parlato di elezioni e liste elettorali... «Se è per questo se ne leggono tante, ma non sono vere. Si era letto che sarei sicuramente andato a Genova al convegno degli ex leghisti, e invece sono qui a casa mia oppure no?». Anche Valerio Malvezzi, deputato di Acqui Terme, se n'è andato come lei, ha annunciato le dimissioni da parlamentare, e però è andato a Genova... «Sapevo delle sue difficoltà, anche lui era nel gruppo dei disridenti, ma non aveva ancora deciso come comportarsi. Chi non è stato nella Lega, chi non ò nella Lega, non può capire quanto sia viscerale l'attaccamento, quanto si soffra, quanto sia profonda la ferita. Se ha preso la mia stessa decisione mi può an¬ che far piacere, e poi e un avvocato come me». Ha ricevuto telefonate da parlamentari leghisti? «Ho sentito qualche messaggio sulla segreteria telefonica». E da altri deputati, da ex ministri del governo Berlusconi? «Mi ha chiamato Antonio Martino, l'ex ministro degli Esteri. Era sempre in giro per il mondo e non abbiamo mai avuto modo di approfondire la conoscenza. Non me l'aspettavo, ed è la telefonata che mi ha fatto più piacere». E dal Viminale? «Il prefetto Masone, capo della Polizia. "Signor ministro", ha cominciato. "Guardi che non lo sono più...", ho risposto. E lui "No, no! per noi ò sempre il nostro ministro"». Anche questa le avrà fatto molto piacere. E il vecchio amico Bossi, che spera di ritrovarla un bel dì nella Lega? «Tra me e la politica ci sono i 15 giorni di vacanza che mi ha ordinato mia moglie. Valgono anche per Bossi. C'è sempre una prima volta...». Giovanni Cerniti «Non ho sentito la Pivetti Seguivo le partite» «Io col Cavaliere? Mi spiace, non vado proprio con nessuno» Roberto Maroni. Sotto, il capo della polizia Fernando Masone

Luoghi citati: Acqui Terme, Genova, Roma