«Catturate il ribelle Marcos»

L'esercito messicano invade il Cbiapas Identificato il capo dei guerriglieri zapatisti. Zedillo: annientateli «Catturate il ribelle Marcos» L'esercito messicano invade il Cbiapas SAN PAOLO NOSTRO SERVIZIO Per oltre un anno, il suo volto è stato un mistero coperto da un passamontagna. Del comandante Marcos, leader dei guerriglieri zapatisti, le immagini rivaiavano solo i profondi occhi scuri, qualche filo di barba rossiccia, l'immancabile pipa. Abbastanza per creare un mito. Adesso il mito ha una faccia e un nome. E l'anomala guerriglia del Chiapas rischia di trasformarsi in un bagno di sangue. Ieri l'esercito messicano, con 2500 uomini e 123 automezzi è entrato nei paesini di Guadalupe Tepcyac e Aguascalientcs, da 13 mesi roccaforti della guerriglia zapatista nel Chiapas. E' corso il primo sangue con la morte di due militari, uno dei quali un tenente colonnello. L'avvenuta identificazione di Marcos è stata annunciata ufficialmente dal governo messicano giovedì notte, mentre in diverse zone del Paese la polizia arrestava una trentina di presunti guerriglieri. Autoblindo ed unità militari di rinforzo si sono incolonnate verso il Chiapas, dove l'Esercito Zapatista di liberazione nazionale (Ezln) ha immediatamente proclamato lo stato di «allerta rossa» in attesa di un attacco. 11 Procuratore generale messicano, José Lozano Garci'a, ha mostrato alcune vecchie foto ai giornalisti: il volto di un uomo di carnagione chiara, con baffi e capelli lunghi. Il miste- rioso Marcos - assicura - si chiama in realtà Rafael Scbastian Guillen Vicente, ha tra i trenta ed i 35 anni, è figlio di una agiata famiglia di Tampico, lungo il confine con gli Stati Uniti: ben lontano dal Chiapas. Da ragazzo, aveva frequentato una scuola di gesuiti, e poi studiato Scienze della comunicazione nell'Università di Guadalajara. I genitori non avevano sue notizie da otto anni. In questo periodo, secondo il governo messicano, Guillen Vicente era già diventato Marcos, e stava imparando i segreti della guerra di guerriglia da un esperto: Lenin Cerna, un comandante sandinista. Sempre secondo il governo l'Ezln sarebbe nato tra gli indios del Chiapas sulle ceneri delle Forze di liberazione nazionale (Fin), un minuscolo gruppo guerrigliero attivo in Messico alla fine degli Anni 60. L'identificazione del comandante guerrigliero rischia di far precipitare la crisi in Chiapas. Il Procuratore generale ha emesso un ordine di cattura nominale contro Guillen Vicente ed altri quattro dirigenti dell'Ezln. La polizia federale ha ricevuto ordini di procedere agli arresti: il che, in pratica, significherebbe entrare nella foresta Lacandona, l'impenetrabile roccaforte degli insorti, con la protezione dell'esercito. Ma perchè il governo messicano ha deciso di forzare la mano? La risposta ufficiale getta ogni colpa sugli zapatisti che, secondo Zedillo, sarebbero stati in procinto di scatenare attacchi terroristici in varie zone del Paese. La prova sarebbero alcuni piccoli depositi di armi dell'Ezln scoperti. Diametralmente opposta l'analisi del Partito della rivoluzione democratica (Prd), la principale forza di opposizione di sinistra. «Il presidente Zedillo è in difficoltà - sostiene il deputato Guillermo Guardado -. I settori "duri" del suo partito, il Pri, gli stessi che probabilmente negli ultimi mesi sono stati dietro ai delitti eccellenti di Colosio e Massieu, si oppongono ad ogni ipotesi di democratizzazione, la principale richiesta dagli zapatisti». E pochi gioni fa, un rapporto della Morgan Bank statunitense, invitava Zedillo a spazzare via l'Ezln, come precondizione per la ripresa economica. Gianluca Bevilacqua Il «comandante Marcos» capo dei ribelli del Chiapas mentre parla ai giornalisti Secondo le autorità il suo vero nome sarebbe Rafael Sebastian Guillen Vicente |FOTO ANSA]

Luoghi citati: Guadalajara, Messico, San Paolo, Stati Uniti