Rizziteli con la Lazio non perdo mai

Rizziteli!: con la Lazio non perdo mai TORINO Oggi test a Lugano in vista di una sfida che per qualcuno ha sapore di derby Rizziteli!: con la Lazio non perdo mai «Zeman mi va, ma non giocherei in quella squadra» TORINO. I derby hanno sempre un gusto speciale. Anche quelli archiviati. Pensate a Rizzitelli, ex romanista: venderebbe l'anima al diavolo «pur di battere la Lazio con la quale non ho mai perso. E' una rivale di tante battaglie. E siccome qualche cosa di giallorosso mi è rimasto dentro l'anima, domenica avrò stimoli speciali per dare il massimo». Però sono fotogrammi sbiaditi... «Macché - precisa con piglio - la fede è fede e non la puoi annacquare. Ci tengo perciò a vincere, ma non chiedetemi so mi piacerebbe farlo con un gol. Non mi interessa questo particolare, ciò che conta ò vincere. E poi ricordate il mio assist di tacco ad Angioma nel derby con la Juventus? Ho provato una soddisfazione stupenda, come se avessi spedito io la palla in rete». La superstizione modula spesso le ambizioni di un calciatore. Rizzitelli come si regola? «Noi siamo soggetti strani continua a qualche dettaglio ci attacchiamo per sperare, ambire, caricarci, lo non svelo i miei segreti, ma qualcosa farò per esorciz¬ zare l'avversario. Magari i gesti compiuti prima del derby con la Juve, come mangiare un certo piatto, indossare una giacca o calzare un paio di scarpe con i lacci invece che mocassini. E tutto per battere la Lazio». Circola una voca maliziosa, e per la verità neppure troppo campata in aria, secondo cui Rizzitelli, che è talentuoso ma discontinuo, ami offrire di sé le immagini più belle contro avversari blasonati oppure quando c'è la tv che gli pianta gli occhi addosso. Proprio come si com¬ porterebbe un perfetto publicrolation-man di se stesso. «Esagerazioni. Ognuno di noi ha una sensibilità e un modo di reagire agli avvenimenti. I grandi appuntamenti stuzzicano l'appetito di tutti, poi ci sono i match di ordinaria amministrazione che ti scivolano lungo la pelle senza lasciare tracce. Tutti sanno che cosa significhi battere la Lazio, che è squadra fortissima e degna di rispetto». Però subisce raffiche di gol, come annota Sonetti. «Sì, ma ne fa tantissimi. Io uno come Zeman lo vorrei per allenatore. A Foggia gli hanno fatto un monumento. E pure giocare in una squadra come la Lazio, che attacca molto, mi piacerebbe. Però l'ipotesi laziale non la metto fra le mie aspirazioni. Ci anelivi solo per soldi e io non sono il tipo che compie emeste scelte. Solo se non avessi più lire, se mi puntassero una pistola contro e la mia famiglia fosse sul lastrico, beh, forse allora mi deciderei». Intanto il Torino oggi pomeriggio (ore 15,30) gioca un'amichevole a Lugano. [a. ci

Persone citate: Rizzitelli, Sonetti, Zeman

Luoghi citati: Lazio, Lugano, Torino