Il giallo Figo ancora in alto mare

Il giallo Figo ancora in alto mare SOTTO PUE BANDIERE Due ore di discussione ma l'arbitrato di Nizzola non risolve la vertenza Il giallo Figo ancora in alto mare Sono regolatigli accordi con Juventus e Parma MILANO. L'arbitrato chiesto da Juve e Parma al presidente della Lega Nizzola per risolvere in via amichevole il caso Figo sembra più ostico del previsto. E rischia di saltare se una delle due parti non deciderà di rinunciare spontaneamente all'acquisto del portoghese entro i primi giorni della prossima settimana. Ieri pomeriggio Bettega, Giraudo e Moggi per la Juventus e Pastorello per il Parma, si sono incontrati nell'ufficio di Nizzola per un esame dei documenti in loro possesso attestanti l'avvenuto ingaggio del centrocampista e per stabilire in via amichevole la priorità sul suo acquisto. L'esame dei carteggi ha riservato sorprese che hanno impedito l'immediata soluzione della vertenza. La situazione è stata così riassunta dallo stesso Nizzola: «Le due società sono in possesso di regolari accordi, entrambi sottoscritti dallo stesso giocatore, che ' il piano formale possono esse¬ re tramutati in contratti regolari al momento dell'apertura delle liste di trasferimento. Né è possibile stabilire una priorità assoluta delle trattative, perché gli altri documenti presentati sono deleghe a trattare concesse e poi revocate e quindi girate a un altro procuratore». Sembra, ma Nizzola non ha voluto confermare, che la Juventus abbia trattato con un procuratore e il Parma con un altro, in tempi diversi, dall'estate scorsa fino alla scorsa settimana. «Il compromesso si può trovare - ha assicurato Nizzola - ma solo con un accordo tra le due parti perché i due contratti sono validi in quanto le due società hanno rispettato i regolamenti internazionali e hanno agito in buona fede. Ora deve prevalere il buon senso per una soluzione che non danneggi due grandi società». Se non ci sarà accordo preventivo, i contratti finiranno prima alla Federcalcio e, in seconda battuta, all'Uefa e la decisione in questi casi - come è già accaduto più volte in passato - è quasi scontata: i due contratti vengono annullati e il giocatore squalificato. Intanto in Portogallo, il quotidiano sportivo OJogo parla di contraffazione a proposito della lettera con cui il manager di Figo, José Veiga, ha chiesto alla Juve la rescissione del precontratto firmato dal giocatore con la società bianconera il 18 ottobre scorso. Qualche giorno prima l'altro giornale sportivo, A Boia, aveva pubblicato una fotocopia della lettera, dove non apparivano né l'intestazione né il timbro dell'impresa Futinvest, attiva sul mercato calcistico portoghese e intemazionale. Nell'originale, di cui OJogo pubblica ieri la fotocopia, c'erano però sia l'intestazione sia il timbro. Insomma, il pasticcio Figo è sempre più un pasticcio. Nino Sorniani

Luoghi citati: Boia, Milano, Parma, Portogallo