Del Noce la rivincita del profeta

il caso. Un convegno, quattro volumi e una fondazione per il pensatore il caso. Un convegno, quattro volumi e una fondazione per il pensatore Del Noce, la rivincita del profeta «Cari cattolici, non lo avete capito» r li L filosofo ritrovato. Quattro nuovi libri sul suo pensiero, un convegno, sabato a Savigliano J (Cuneo), con Rocco Buttigliene; il battesimo, sempre sabato, del Centro Studi dedicato alla sua opera. Per Augusto Del Noce è tempo di rivincita. Scomodo, emarginato, poco studiato durante la vita. Protagonista di convegni, libri, tavole rotonde, monografie, testimonianze, dopo la morte avvenuta nel dicembre '89. Il filosofo cattolico che profetizzò la «dissoluzione filosofica del marxismo» fin dagli Anni 50. Ma anche l'intellettuale che denunciò, sollevando polemiche, il comunismo sconfitto «trasformato in una componente ideale della società borghese ormai completamente sconsacrata», dove «una nuova classe domina le idee, trattando ogni idea come strumento di potere». Del Noce l'inattuale. Che quattro nuovi volumi riportano all'attualità. Fascismo e antifascismo, errori della cultura, scritti poco noti del filosofo con prelazione di Saverio Vertono pubblicati da Leonardo; Augusto Del Noce, il problema della modernità (Edizioni Studium), che raccoglie gli interventi al convegno del '92 a Torino con relazioni di Bobbio, Barone, Buttiglione, Mercadante, Possenti, Riconda, Rizza, Veneziani e altri. Cristianità e laicità, volume di prossima uscita da Giuffrò che raccoglie tutti gli scritti pubblicati sul Sabato e Trenta Giorni. E infine Maritain, Gilson e la dottrina sociale della Chiesa che sarà pubblicato prossimamente da Studium. «Del Noce ci ha lasciato una miniera di scritti con parecchi filoni: ci vorranno anni prima di dare tutto alle stampe», dice il professor Francesco Mercadante, docente alla Sapienza e curatore dei quattro volumi postumi già editi da Giuffrè. «Sono in tanti a dover fare oggi i conti con lui. Prima di tutto i cattolici, che si sono finalmente resi conto di come l'inerzia e la sordità culturale della de abbiano appannato la loro identità a tal punto da portarli alla sconfitta, in politica come nella cultura. Ma ci sono anche i laici - aggiunge Mercadante - disposti finalmente a riflettere sul t --agico vuoto morale di una società come la nostra, sempre più incapace di proporre valori». E nella miniera delle carte c'è anche la corrispondenza del filosofo, in massima parte inedita. Lettere ad amici, scrittori, professori universitari, sacerdoti, riflessioni su politica, cultura, teologia, costume. Del Noce dietro le quinte, uomo che riflette sul suo tempo e non nasconde l'emarginazione culturale di cui è spesso vittima. Del carteggio, pubblichiamo in questa pagina una lettera inedita al comunista Franco Fortini. «E' un documento importante - spiega Mercadante - perclié contiene spunti utili: il germe del futuro saggio di Del Noce su Noventa, un giudizio veramente interessante su Michelstaedter, e perché Del Noce conferma il legame assai stretto fra il suo volume postumo su Gentile e quello più fortunato. Il suicidio della rivoluzione, che ha dato da pensare a più di un intellettuale marxista». E di Del Noce si parlerà anche dopodomani a Savigliano (Teatro Milanollo), al convegno dedicato ai diversi aspetti del suo pensiero con interventi, fra gli altri, di Perlini, Luigi Negri, Ramacciotti e Buttiglione. Il segretario del ppi parlerà di Del Noce «politico». Dell'intellettuale che esortò i cattolici a restare fedeli a se stessi. Del filosofo che affrontando il rapporto fra politica e cultura e riflettendo sulla perdita dell'identità cristiana dovuta al cedimento sul fronte delle idee, non risparmiava giudizi sferzanti: «1 cattolici progressisti si sentono spesso più vicini ai progressisti non cattolici, che ai cattolici non progressisti». Mauro Anselmo Anche Buttiglione al dibattito di sabato a Savigliano La corrispondenza in una miniera di inediti Qui accanto. Franco Fortini in alto, a destra, Augusto Del Noce

Luoghi citati: Savigliano, Torino