Famiglia, il ppi col pds Il Polo: è un tradimento di Andrea Di Robilant

Famiglia, il ppi col pds Il Polo: è un tradimento Famiglia, il ppi col pds Il Polo: è un tradimento SCONTRO ALLA CAMERA AROMA LLA prima prova sul campo, la manovra di avvicinamento dei popolari al Polo voluta da Rocco Buttiglione subisce una clamorosa battuta d'arresto: i popolari approvano con Lega, pds e patto Segni un'importante risoluzione sulla famiglia appoggiata anche dal governo Dini. E quando Alberto Michelini presenta una contro-risoluzione per conto del Polo i popolari la bocciano. Le reazioni all'interno dell'ex maggioranza sono durissime. Ombretta Fumagalli Carulli (ecd) accusa i popolari di voler far «la stampella dei progressisti». Adriana Poli Bortone (An) li rimprovera di voler convergere «sulle posizioni di Rifondazione comunista». Da Forza Italia, invece, viene soltanto un imbarazzato silenzio. E Rocco Buttiglione? L'uomo che forse più di ogni altro dovrebbe offrire qualche spiegazione commenta fatalisticamente che «la vita è complessa e fatta di tante cose diverse». Aggiunge: «Non so per che motivo il ppi abbia votato cosi ma ormai è una lunga abitudine, sono mesi che accade...». Cosi, mentre Berlusconi e Buttiglione cercano di riprendere il filo di un discorso che è ancora lutto da costruire, Alleanza nazionale avverte che la lezione di ieri basta e avanza: se il dialogo dei popolari con il Polo deve continuare allora che continui nella chiarezza. Il deputato Giovanni Alemanno (An): «Ci auguriamo che Buttiglione reagisca con la dovuta fermezza a queste manovre vergognose espellendo dal partito i responsabili dell'odierna votazione». Come si è arrivati a questa improvvisa tempesta? Fino a ieri la risoluzione sulla famiglia sembrava avere un appoggio larghissimo tra le forze politiche tanto che si prevedeva un voto praticamente unanime. Ma in mattinata, a sorpresa, Alberto Michelini ha presentato una nuova versione d'ispirazione più rigidamente cattolica, con riferimento alla tutela dei diritti dell'embrione e altri temi ancora molto controversi. La prima risoluzione, quella appoggiata dai popolari, è passata con 272 a favore e 207 contrari. La seconda, quella di Michelini, ha avuto soltanto 203 voti a favore e 226 contrari. Due popolari hanno votato a favore (Formigoni e Gubert) mentre nove hanno votato contro e 13 si sono astenuti. Per Rosa Russo Jervolino «le destre», rinunciando al voto unanime del parlamento sul tema della famiglia hanno perso un'occasione per «segnare una svolta nella quarantennale inconcludenza» della politica su questo tema. E accusa il Polo di aver usato anche il tema della famiglia come «strumento di battaglia politica». Michelini ribatte che il voto dei popolari è stato «un voto personale» contro di lui. «E' un fatto gravissimo per i cattolici dividersi sui valori: il voto contrario di Jervolino e di altri alla mia risoluzione è segno di un settarismo che non tiene conto dei valori comuni di riferimento». E così le polemiche hanno finito per oscurare l'importanza del voto di ieri, in cui il parlamento ha preso per la prima volta impegni importanti in merito all'aumento degli assegni familiari per le famiglie più deboli, l'indennità di maternità per la casalinghe, le studentesse e le disoccupate, i congedi parentali, l'accesso alla prima casa per le giovani coppie, i servizi per l'infanzia e gli anziani. E malgrado la durezza dello scontro politico, il ministro per la famiglia e la Solidarietà sociale Adriano Ossicini ha commentato: «E' un momento di grande rilievo sociale, politico ed etico che alla Camera non si svolgeva dall'epoca della Costituente». Andrea di Robilant Alberto Michelini