Autonomi e professionisti così i conti del contributo

Autonomi e professionisti così i conti del contributo Autonomi e professionisti così i conti del contributo decreto attuativo, l'obbligo di comunicazione all'Inps, da parte di tutti i soggetti rientranti nella nuova normativa, dei propri dati anagrafici, del codice fiscale, del domicilio nonché del tipo di attività svolta. Si tratta in sostanza di una richiesta di iscrizione alla nuova gestione Inps. NON SEMPRE IL 15% Da quando ha fatto la sua comparsa a dicembre '93, si parla «genericamente» di contributo del 15% dovuto dai lavoratori autonomi non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. In realtà la norma richiama le disposizioni previste in materia previdenziale, per gli esercenti attività commerciali (artigiani e commercianti), eccezion fatta per il minimo imponibile contributivo. Perciò le aliquote applicabili per il 1994 sono: 15% per i redditi fino a 55.363.000, 16% per i redditi superiori con massimale di 92.272.000. Quelle perii 1995:15% per i redditi fino a 57.578.000, 16% per i redditi superiori con massimale di 95.963.000 (con ragguaglio ad anno per i periodi di lavoro inferiori a 12 mesi). ALIQUOTE PROVVISORIE Le aliquote '95 sono però provvisorie. Infatti, se entro il 30 giugno '95 non sarà stato «riordinato» il sistema previdenziale così come previsto dall'art. 13 della Legge 724/94 (Finanziaria '95), le aliquote contributive dovute dai soggetti iscritti alle gestioni di artigiani e commercianti saranno aumentate, a far data dal 1° luglio '95, in misura tale da assicurare gli effetti voluti col riordino previdenziale. Ricordiamo che, come per artigiani e commercianti, anche per i lavoratori autonomi il contributo previdenziale pagato costituirà onere deducibile dal reddito dell'anno in cui viene corrisposto, ai sensi dell'art. 10, lett. E del Tuir. ANCORA incertezza e proteste attorno al contributo previdenziale del 15% sul reddito che lavoratori autonomi e liberi professionisti non soggetti ad alcuna forma di previdenza obbligatoria saranno tenuti a versare all'Inps. SI PAGA A MAGGIO Il decreto attuativo con le modalità di pagamento sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ma, stando alle bozze del decreto interministeriale «sbloccato» dal Consiglio di Stato, si può già prevedere che i versamenti seguiranno gli stessi termini e misure previste per l'Irpef: acconto nei mesi di maggio e novembre, e saldo a maggio dell'anno successivo. I soggetti interessati rischiano quindi a maggio prossimo un vero «salasso», dovendo corrispondere, contemporaneamente, l'intero contributo '94 oltre al primo acconto '95. E' inoltre previsto, entro 30 giorni dall'entrata in vigore del Paola Petrino Rietto

Persone citate: Paola Petrino, Rietto