ASSOCIAZIONI LA STORIA E I VANGELI IL PROGRAMMA CULTURALE DEL CENTRO FRASSATI

ASSOCIAZIONI A quattro anni la libreria «La Città del Sole» di via Po 59/D promuove un'ormai tradizionale iniziativa: dedica la sua vetrina agli scrittori torinesi che hanno pubblicato romanzi o racconti nel corso dell'anno. Puntuale, come d'abitudine, l'allestimento curato da Marina Paglieri e Renato Scagliola in collaborazione con la rivista «L'Indice», sarà presentato e commentato il 3 febbraio, alle 18, nella sede della libreria. TORINESI BN VETRINA ALLA CITTA' DEL SOLE I volumi selezionati saranno disposti in un ordine alfabetico segnato da grandi ed antichi caratteri da stampa forniti dalle Arti Grafiche Roccia. La scelta di testi firmati da autori cittadini spazia dalla narrativa alla poesia, dalle opere collettive ai libri fotografici e d'arte, su Torino o sul Piemonte. Ne risulta un ricco panorama di esperienze nettamente diversificate fra di loro, fatto d'immancabili conferme e curiose novità. Accanto a noti romanzieri come Baricco con «Novecento» (Feltrinelli), MancmeUi con «I racconti della mano sinistra» (Piemme), Orengo con «La guerra del basilico» (Lindau) o Voltolini con «Rincorse» (Einaudi), ci saranno i nuovi talenti, ormai diventati vecchie conoscenze dei lettori torinesi, quali Culicchia e il suo «Tutti giù per terra!» (Garzanti) o Favetto, che passa dai racconti brevi al romanzo con «Tommaso Torelli, inseguitore» (Marcos y Marcos). Opere di saggistica non propriamente accademiche sono rappresentate da «Destra e sinistra» di Bobbio (Donzelli), per lo straordinario successo ottenuto; dall'intervista a Galante Garrone di Gianni Borgna su libertà e democrazia «Il mite giacobino», (Donzelli). Ed infine, dall'omaggio a Natalino Sapegno di Carlo Dionisotti «Dalla Torino di Gobetti alla cattedra romana» (Bollati Boringhieri). Grande l'attenzione dedicata ai numerosi volumi sulla città e regione: «Torino provincia d'Europa» raccoglie le fotografie di Michele Bianco accompagnate da testi di Dragone e Garino (Priuli & Verlucca); «Il Lingotto» 1925 - 1939. L'architettura, l'immagine, il lavoro» di Carlo Olmo (Allemandi) è un volume il cui titolo dice tutto. E ancora, a cura dei due curatori della rassegna: «Torino Belle Epoque» di Marina Paglieri (Lindau) e «Osteria d'Oriente, Avventure Piemontesi» di Renato e Davide Scagliola (Gribaudo). Non mancano i politici convertiti alla letteratura come Novelli con «Crocevia del Sempione» (FrassineUi) e Violante con «Cantata per la festa dei bambini morti di mafia» (Bollati Boringhieri). Oppure i «classici» torinesi: dal proverbiale Gambarotta, alle riedizioni dei successi di Frutterò & Lucentini. Nella foto, Laura Mancinelli. Irene Amedei CON II PATROCINIO D DELLA OTTA Di TORINO ASSOCIAZIONI 30

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