FIORI D'INVERNO Fa freddo eppur fiorisce«Specie precoci con tanti profumi»

FIORI D'INVERNO FIORI D'INVERNO Fa freddo, eppur fiorisce Specie precoci con tanti profumi CHI ama la natura può fare osservazioni interessanti proprio nella quiete dell'inverno, quando il mondo vegetale sembra completamente addormentato. Mai come in questi mesi, infatti, gli alberi a foglie caduche offrono allo sguardo attento le loro architetture superbe, in cui si scorgono il colore, la consistenza, gli elaborati disegni delle cortecce, la disposizione delle branche e dei rami secondari, e si percepiscono i vari stadi di rigonfiamento delle gemme. D'altra parte, in gennaio-febbraio si scoprono le fragranze dolci o aspre di molte specie: basti pensare al giacinto, di cui si coltivano gli ìbridi del Hyacinthus orientalis, originario dell'Europa orientale, e alla Daphne, genere che comprende specie assai diverse tra loro, tutte caratterizzate da fiori carnosi profumati, formati da quattro petali che sono in realtà lobi del tubo calicino. Probabilmente nessun arbusto come la Daphne ha ispirato tanti miti e leggende: si racconta infatti che una ninfa per sfuggire alla corte insistente di Apollo sia stata trasformata nella Daphne odora, la più profumata nell'ambito del genere, e anche che un monaco cinese si sia addormentato accanto a una roccia e nel sogno si sia sentito avvolto da un profumo insistente, tanto che al risveglio, trovatosi accanto a un arbusto, la Daphne odora, l'abbia denominato Shui Hsiang, profumo di sonno, come viene ancora chiamato in Oriente. Amatissima dai cinesi, questa specie è coltivata nei loro giardini fin dall'anno 1000, mentre in Europa è stata utilizzata soltanto a partire dal 1600. Profumati sono pure alcuni crochi, in particolare il Crocus laevigatus, che sbuca dal terreno per solo 2-8 centimetri. Quelli più profumati si trovano in Grecia. Presente anche nei nostri boschi, conosciuta come viola mammola, è la Viola odorata; poco appariscente, coperta dalle foglie, si fa riconoscere grazie al suo profumo. Fu prediletta da Napoleone, che in una lettera nel 1807 a Maria Walewska scriveva: «Mia dolce Maria accetta questo mazzolino di violette e che possa diventare un misterioso legame tra noi...». Nel suo giardino all'isola di Sant'Elena, per ricordare il profumo delle primavere parigine, Napoleone volle grandi parterres di violette. Anche i poeti della classicità greca, quando intendevano sottolineare la suggestione di un luogo, non mancavano nello loro descrizioni di ricordare la presenza delle viole, coltivate con cura in ogni giardino di Atene. I romani, poi, attribuivano alla viola particolari poteri curativi contro il mal di testa. Anche gli arbusti che fioriscono prima di emettere le foglie, come il Calicanto, YHamamelis, il Corylopsis, lo Jasminum nudiflorum e la Sarcococca, oltre a possedere fiori molto particolari, nastriformi o riuniti a formare graziosi ciuffi quasi sempre gialli - questo è, insieme al bianco, il colore che per primo compare durante l'inverno - sono caratterizzati da un intenso profumo. Meno nota è sicuramente la Sarcococca (dal greco, «con il frutto carnoso»), una specie che fa parte della famiglia del bos-

Persone citate: Maria Walewska

Luoghi citati: Atene, Europa, Grecia, Sant'elena