TENEBRE EM

TENEBRE EM TENEBRE EM Brolli, dal fumetto al thriller: u annaspa intorno al rapimento d'una donna. I loro percorsi s'intrecciano sino a diventare un'unica vicenda di crudeltà quasi insopportabile che mescola pure una pistola Police Python 357, domeniche torpide, palestre, pizzerie, l'aria che muove i viali marini, droga, canzoni, il fantasma di G.I. Joe e d'un bambino morto, una partita a carte, il protettivo golem scomparso, l'assenza di appartenenza sociale, il moltiplicarsi di simulazioni di realtà, l'infittirsi schizoide di segni che rimandano a nulla, il vuoto contemporaneo. L'autore Daniele Brolli, nato a Rimini in una famiglia piccoloborghese di comunisti, studente del Dams orientato da Paolo Fabbri a leggere «da von Clausewitz a von Kleist», è un disegnatore e illustratore del gruppo Valvoline notissimo per i fumetti pubblicati su Frigidaire, Linus, Alter, Eternatila, Comic Art, Martin Mystère e altre riviste americane, olandesi o francesi. E' scrittore di racconti e saggi, ideatore con Cesari e Igort del mensile Dolcevita, curatore dell'antologia cyberpunk Cavalieri elettrici (Theoria), adesso al lavoro per un libro sugli psicokillers, videomaker i cui film {Rissosi fermenti, Videorama Egitto) sono stati molto ammirati ai festival di Rotterdam e di Salsomaggiore. Artista multimediale come usa nell'underground americano ma raramente in Italia, ha lavorato per quattro anni a questo suo primo terribile romanzo. Ammanerà è dedicato «ai legami di sangue». Cosa vuol dire? Giani/molo Dossena quasi nulla; del Basile salva tutto. E, su ogni altro, innalza Benvenuto Cellini, il grande irregolare: condannato dai letterati ieri, che hanno lasciato inedita la sua Vita per duecento anni; dai professori oggi, che mettono nelle antologie la fusione del Perseo «per far passare ai discepoli la voglia di leggere il resto». Ce n'è, ce n'è, per arrabbiarsi, con questo libro. Ce n'è, ce n'è, per divertirsi con il suo humour. Peccato che siano appena 390 pagine. Giorgio Calcagno *5t Sotto, Daniele Brolli, autore di «Ammanerò:», edito da Baldini & Casto/di. .1 destra un suo disegno Bolognese, 33 anni disegnatore di Frigidaire videomaker, racconta storie atroci e «normali» il vuoto contemporanea «L'idea è che l'ultimo rapporto autentico che riusciamo a esprimere è quello dello scambio di sangue: come se soltanto aprendo il corpo si potessero conoscere le persone, come se una fase terminale del desiderio fosse la seduzione d'essere uccisi». All'inizio del romanzo, insieme con la citazione da Wittgenstein: «Il mondo è tutto ciò che accade», una citazione da Sam Shepard TASTI RENTASEI ore per scovare l'assassino dell'ex gerarca fascista Omero Turrelli. O ia messa a ferro e fuoco di un innominato paese dell'Appennino ligure. E' l'ultimatum del tedesco tenente Gruber. Con un giallo ambientato negli ultimi mesi di guerra (L'inverno dei Mongoli, Einaudi, pp. 178, L. 22.000), risolto pensando alla lettera rubata di Poe, esordisce Edoardo Angelino, quarantaquattro anni, natali alessandrini, ma da sempre astigiano, «alfieriano», professore di storia e filosofia nel liceo scientifico. Alla narrativa giunge dopo aver esaurito una biblioteca di polizieschi. All'Einaudi perché orientato a sinistra, politicamente e culturalmente. «La biblioteca, dunque. Ero in vacanza con la famiglia a Caldirola, sopra Tortona, il luogo della storia. Accadde che scoprimmo, mia moglie ed io, di essere rimasti senza trame da gustare. E così, un po' per gioco, un po' no, decidemmo di immaginarla noi una vicenda sul filo della suspense. Di pagina in pagina L'inverno è trascorso. A mano a mano che scrivevo, Carla (volevo dedicarle il romanzo, se lo meritava, poi sono naufragato in una feli- dice: «La gente qui è diventata la gente che fa finta di essere». Cosa vuol dire? «Quando andavo a Terni a trovare mio nonno, operaio alle Acciaierie, vedevo la fabbrica che di notte sprigionava lingue di luce, saette, rumori, e di giorno una massa d'operai in bicicletta, uniti, colorati. Avevo l'idea che insieme con una dignità, una cultura primaria del lavoro, ci fossero nascosti

Luoghi citati: Egitto, Italia, Rimini, Rotterdam