Lettera ARBASINO: ANNI SESSANTA ULTIMA FELICE STAGIONE

Lettera Lettera ARBASINO: ANNI SESSANTA ULTIMA FELICE STAGIONE Arbasino interviene nel dibattito sulla nostra letteratura, avvialo si/ Tilt tal il>ri da Del linai io. Guglie/mi e Bari/li I ARO Tuttolibri, quale rili i mestio sentimentale e I storiografico, fra GuglielI i mie Barilli e del Buono, a ys 1 proposito degli irreparabili Anni Sessanta... Eppure, ripensandoci, fu davvero l'ultima stagione in cui la letteratura e lo stile rimisero interamente in discussione il proprio senso, invece di usare le ricette e gli attrezzi solo nella confezione di sottilette e polpette per il più banale consumo, andando incontro alle aspettative più ovvie è terra-terra senza mai sollecitare il pensiero e le forme, i significati e il gusto. •E come si distinguono ancora nettamente, le «linee» che suscitavano le nostre insofferenze... Un neorealismo sempre lamentoso e tetro, fissato solo sulle disgrazie familiari e industriali e minerarie e pescatorie e agricole, in un paese dove la realtà si presenta spesso così ridicola... Il ricatto sentimentale per cui se un libro tratta di poveracci o derelitti dev'essere per forza anche bello, giacché conta soprattutto l'intenzione del buon cuore (o del calcolo) anche se la prosa è pessima... Le semplificazioni dei primi bestseller commerciali col marxismo e l'esistenzialismo che si agitano intorno alla tematica di «ma lei, gliela dà o non gliela dà?», in linguaggio per «signore mie» facilmente riproducibile senza perdita di stile... I vagheggiamenti di un Passato bello o brutto (ah, la decadenza delle grandi famiglie, la Fine di un'Epoca), come rifacendo E. M. Forster in ritardo di un paio di generazioni, o avviandosi per le nuove autostrade in Isotta-Fraschini... E mai un passo oltre il ballatoio e il pianerottolo: smarrimenti e perdita d'identità spostandosi da un paesino a una cittadina. Roma vista quale metropoli ove perdersi, anche se si poteva parcheggiare ovunque tra Piazza di Spagna e il Corso, e dalla Dolce Vita si rientrava a piedi giacché via Veneto è in discesa... Alberto Papuzzi Giuseppe Conte pubblica da Guanda un «Manuale di poesia»: consigli e regole per favorire l'ispirazini te delle Muse e scrivere «veri versi» Alberto Arbasino

Persone citate: Alberto Arbasino, Alberto Papuzzi, Arbasino, Barilli, Dolce Vita, Fraschini, Giuseppe Conte, Guanda, Lettera Arbasino

Luoghi citati: Roma