Per il delitto di via Rattazzi la polizia accusa un pregiudicato: aveva già ferito un'altra ragazza Sgozzata nel garage un fermo
Per il delitto di via Rattazzi la polizia accusa un pregiudicato: aveva già ferito un'altra ragazza Per il delitto di via Rattazzi la polizia accusa un pregiudicato: aveva già ferito un'altra ragazza Sgozzata nel garage, un fermo Manette all'«amico» delle prostitute L'accusa è di omicidio: sarebbe stato lui ad uccidere Maria Augiello, la giovane prostituta sgozzata domenica 29 gennaio in un garage di via Rattazzi, a due passi da Porta Nuova. Francesco Buonanese, 29 anni, residente in via Mazzini 38, pregiudicato, è stato fermato sabato sera dagli agenti del commissariato San Paolo. Ieri mattina è stato interrogato per 6 ore dal sostituto procuratore Giuseppe Ferrando, alla presenza del legale d'ufficio, avvocato Anna Ronfani. Il magistrato ha chiesto per lui due misure cautelari in carcere: una per l'omicidio Augiello, l'altra per il tentato omicidio di un'altra prostituta. Oggi ci sarà l'udienza di convalida davanti al gip Silvana Podda. Ma come si è arrivati a Buonanese? Gli uomini del commissariato stavano lavorando su un altro caso, quello di Salvatore Colasberna, rapinatore playboy arrestato a fine gennaio dopo 8 mesi di latitanza. Da quelle indagini si arriva al giro di prostitute che «lavorano» a Porta Nuova. Quasi tutte tossicodipendenti, regolarmente fornite di eroina da spacciatori di fiducia. Qualcuno racconta che una di loro era amica di Maria Augiello. E che anche lei era stata aggredita, poco tempo prima che l'altra venisse ammazzata in via Rattazzi. La prostituta viene rintracciata e interrogata. Racconta tutto: «Sì, conoscevo Maria, e conoscevo anche alcuni suoi amici. Uno di que- sti lo frequentavo anche io, si chiama Francesco Buonanese». Ma dice anche altro: «Mi voleva bene, ci vedevamo a casa sua in via Mazzini. E' un tipo strano, con un sacco di problemi. Poi l'ho perso di vista perché è andato in carcere, una vecchia storia di rapine. E' uscito a metà ottobre e mi ha cercata. L'ho trovato molto cambiato, era più violento. Mi ha anche detto che vendeva droga. Un giorno che era molto nervoso, mi ha minacciata con un paio di forbici da elettricista. E il 21 dicembre mi ha colpita alla testa con le forbici. Non l'ho mai denunciato». La polizia cerca l'uomo nella casa di via Mazzini, ma lui non c'è. Lo trovano a casa dei genitori, in via Coggiola 4. Il dirigente del commissariato, dottoressa Governa, e il suo braccio destro Pasquale Coletta, sono convinti che la pista sia buona. Si perquisisce l'alloggetto di via Mazzini. E qui emergono elementi nuovi: il berretto di lana blu di Maria Augiello, innanzitutto. E un fascio di foto e ritagli di giornale. Un mucchio di carta, soprattutto foto por¬ nografiche, ma anche gli articoli che descrivevano l'omicidio della Augiello, quello di Daniela Pellissero (la giovane prostituta uccisa a Piossasco nel '93), e altri fatti di cronaca nera. E si arriva a ieri, in Procura. Buonanese è freddo, tranquillo, durante l'interrogatorio fornisce un alibi (che la polizia sta controllando in queste ore). Nega di aver ucciso Maria Augiello, ammette però di averla conosciuta: «Ci vedevamo ogni tanto, ma niente di più. Non le ho mai venduto droga. Il berretto blu? Qualche volta è venuta a casa mia, lo ha dimenticato lì, che c'è di strano?». La polizia lavora sul suo passato, cerca di ricostruirne la personalità. Dal racconto della prostituta aggredita a forbiciate emerge un rapporto difficile con le donne, che oscilla tra l'amore e l'odio: «Era molto geloso di me, molto possessivo, e non gli andava giù il fatto che mi prostituissi con altri uomini». E poi ci sono i precedenti: furti e rapine, tra cui una nel 1984 nel ristorante Ciacci di corso Moncalieri (100 clienti immobilizzati e derubati). Sicuro di sé, Buonanese ieri ha respinto tutte le contestazioni. E si è detto disponibile a sottoporsi alla prova del Dna, che sarà comparato con le tracce organiche trovate sul cadavere della Augiello. Al momento è lui l'indiziato numero uno di questo delitto. E oggi davanti al gip dovrà rispondere anche dell'altra aggressione, per cui è accusato di tentato omicidio, sequestro di persona e cessione di sostanze stupefacenti. Brunella Giovara Ezio Mascarino In casa aveva un cappello della vittima e ritagli di giornale sull'assassinio Si difende: «Conoscevo lei e le altre, allora?» pm Giuseppe Ferrando (sopra) coordina le indagini sull'omicidio di Maria Augiello uccisa in via Rattazzi Francesco Buonanese 29 anni dopo 6 ore d'interrogatorio esce in manette dagli uffici della Procura
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