Uno choc nelle chiese di Washington L'omelia del vescovo «Ecco i preti pedofili»

Uno choc nelle chiese di Washington Uno choc nelle chiese di Washington L'omelia del vescovo «Ecco i preti pedofili» Lettera di condanna letta alla Messa «Hanno abusato di un chierichetto» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una messa domenicale così, nelle chiese cattoliche di Washington, non c'era mai stata. Nella parrocchia di San Bernardino da Siena, una donna è scoppiata in pianto ed è corsa a singhiozzare dietro un confessionale. Piangeva anche l'organista Kimberly Carrol, mentre altri fedeli tenevano la testa bassa. Scene simili si stavano svolgendo in tutte le altre chiese cattoliche, e in tre di esse in particolare, mentre i sacerdoti officianti leggevano quella lettera incredibile scritta dal Cardinale James Hickey. La lettera informava con precisione e senza giri di frase perché, quella domenica, in quattro chiese la messa non era stata officiata dai rispettivi parroci. Quei quattro preti spiegava la lettera, elencando i nomi e i cognomi degli interessati- avevano a lungo abusato di un chierichetto negli Anni 70 e uno di loro aveva approfittato anche di un altro in una relazione tuttora in corso. Questi quattro preti erano stati privati degli ordini e mandati via dalla città, in quattro cliniche diverse per subire trattamento psicologico. Ma non rivestiranno mai più l'abito talare. Oltre alla severità della punizione, ha molto colpito l'opinione pubblica la velocità con cui è stata presa. Qualche mese fa, la Conferenza dei Vescovi cattolici americani aveva prodotto una circolare con cui invitava le diocesi a cambiare atteggiamento verso le denunce di presunti abusi sessuali commessi da religiosi; a non reagire, in primo luogo, con la diffi¬ denza verso l'accusa. Era un invito a farsi «parte attiva» per stroncare un fenomeno che sta minando profondamente l'immagine della chiesa cattolica americana. Il Cardinale Hickey ha agito. Qualche anno fa, un ex-chierichetto cominciò a avere problemi coniugali, andò da uno psicologo e infine si rivolse, per aiuto spirituale, a un gruppo per il sostegno delle vittime di abusi sessuali da parte di preti. Il gruppo pubblicò un annuncio sul giornale, per chiedere informazioni su un paio di preti. Monsignor William Lori, cancelliere dell'arcidiocesi di Washington, rispose all'annuncio, perché voleva sapere. Il gruppo lo mise in contatto con l'ex-chierichetto, che gli raccontò la sua storia in lunghi colloqui. Alla fine, monsignor Lori lo trovò «molto credibile». Il giorno dopo convocò nel suo ufficio, a uno a uno, i quattro preti. Tutti hanno confessato di avere avuto rapporti sessuali di vario tipo con quello che allora era un ragazzo tra i 12 e i 17 anni. Uno di loro ha ammesso di avere da cinque anni «una storia» con un altro chierichetto adolescente. Il Cardinale Hickey non si è fermato alla punizione e al suo drammatico annuncio. Ha chiamato il «Washington Post», anticipando che, la domenica successiva, avrebbe fatto leggere la lettera nelle chiese e mettendo a disposizione l'ex-chierichetto per un'intervista. L'uomo, oggi 34enne, non ha mai fatto causa ai quattro preti e ha detto di essere «piacevolmente sorpreso per i passi che sono stati presi» dall'arcidiocesi. ' [p. p.l

Persone citate: Hickey, James Hickey, Kimberly Carrol, William Lori

Luoghi citati: Siena, Washington