Il G7 aspetta il giudizio dei mercati

«Non scarichiamo su pochi il peso del risanamento» TASSI Il GÌ aspetta il giudizio dei mercati TORONTO. Tornerà la calma sui mercati valutari? Saranno ancora necessari rialzi dei tassi d'interesse per raffreddare le aspettative inflazionistiche? Dopo il vertice di Toronto i governatori e i ministri finanziari del G7 attendono il responso più importante: quello degli operatori finanziari. Non è detto, infatti, che l'accordo per il maxipiano di aiuti al Messico da 47,8 miliardi di dollari e le politiche restrittive delle più importanti banche centrali mondiali riescano a riportare la calma. Sull'altro piatto della bilancia ci sono significativi problemi sui bilanci pubblici per i quali l'Italia non ha certo l'esclusiva. Il più cauto è Hans Tietmeyer, presidente della Bundesbank: «C'è ancora molto da fare in alcuni Paesi che presentano significative difficoltà. Nonostante questo al summit abbiamo espresso tutti soddisfazione per i tassi sui mercati dei capitali». Per il presidente del Consiglio Lamberto Dini «oltre alla disoccupazione l'altra preoccupazione è quella dei tassi d'interesse. Ministri e Governatori si sono interrogati, in particolare, per capire se questi alti tassi riflettevano poca credibilità della politica monetaria o di quelle di bilancio». Quale la risposta? «E' stato escluso da noi, ma anche dagli altri - rileva Dini - che gli alti tassi d'interesse riflettano lassismo nella condotta delle politiche monetarie, che invece si sono rivelate attente a non far ripartire l'inflazione. Purtroppo egual soddisfazione non si può esprimere per le politiche di bilancio».

Persone citate: Dini, Governatori, Hans Tietmeyer, Lamberto Dini

Luoghi citati: Italia, Messico