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Richiamato l'ambasciatore a Parigi « Mitterrand! non si immischi » Richiamato l'ambasciatore a Parigi ALGERI. Clima teso nei rapporti fra Algeria e Francia. L'idea lanciata da Francois Mitterrand di organizzare una conferenza europea che si occupi della crisi in atto nel Paese nordafricano ha determinato il richiamo in patria per consultazioni dell'ambasciatore algerino a Parigi Hocine Djoudi. Il ministero degli Esteri ha dato notizia del provvedimento mettendolo «in relazione con la recente dichiarazione» del Presidente francese. L'ambasciatore di Francia ad Algeri, Michel Leveque, è stato «convocato» al ministero degli Esteri, dove il segretario generale Abdelkader Taffar ha chiesto «spiegazioni» in merito alla pro¬ posta di Mitterrand e ha ricordato al suo interlocutore - riferisce l'agenzia ufficiale Pps - che il governo algerino non accetterà mai alcuna ingerenza negli affari interni dell'Algeria». All'origine della protesta diplomatica algerina, ci sarebbe la convinzione che la conferenza prospettata da Mitterrand si tra- durrebbe in un «appoggio» al documento approvato il 13 gennaio a Roma presso la comunità di Sant'Egidio da sette partiti d'opposizione, compreso il Fronte islamico di salvezza. Mitterrand aveva lanciato la sua proposta - che sancisce il definitivo abbandono di Parigi della linea della difesa ad oltranza di Algeri - al termine dei colloqui a Parigi tra" il governo del premier Edouard Balladur e la commissione europea di Jacques Santer. A sostenere la «forte irritazione» del governo di Algeri, è stato ieri il quotidiano «La Tribune», che ha inoltre sottolineato come l'attentato del 30 gennaio nella capitale (42 morti e 286 feriti per l'esplosione di un'autobomba) abbia fatto «completamente dimenticare» che nella stessa giornata del massacro del viale Amirouche il presidente algerino Liamin Zerual aveva annunciato la presenza di osservatori internazionali nelle elezioni presidenziali attese per il mese di luglio. (Ansa)