Il tg satirico di Canale 5 ha superato il muro degli 8 milioni, adesso va a Sanremo Lello fra i guastatori di Ricci

Il tg satirico di Canale 5 ha superato il muro degli 8 milioni, adesso va a Sanremo Il tg satirico di Canale 5 ha superato il muro degli 8 milioni, adesso va a Sanremo Lello fra i guastatori di Ricci «A "Striscia"farò il diavolo a quattro» MILANO. Giovedì «Striscia la notizia» di Antonio Ricci ha superato per la prima volta il muro degli otto milioni di telespettatori (8 milioni e 4 mila persone davanti alla tv 29,09% di share) e probabilmente nel duetto tra gli onorevoli Biondi e Sgarbi c'è il motivo di una tale impennata d'audience. Da notare che alla stessa ora di «Striscia» va in onda Enzo Biagi con «Il Fatto» che attira più di 7 milioni di persone e Ricci ne è contento. Come è felicissimo del nuovo acquisto Lello Arena che sostituirà Ezio Greggio. «Ricci mi ha corteggiato per anni - ha detto il comico -. Abbiamo combinato proprio adesso che "Striscia" ha il suo momento d'oro. Posso solo fare di peggio». Napoletano al cento per cento, esordì come spalla di Massimo Troisi ne «La Smorfia». Attore cinematografico, Lello Arena ha annunciato di voler fare «il diavolo a quattro in trasmissione. Di preciso non so cosa farò - ha detto il comico, che prossimamente girerà un film con Mario Monicelli -. Ieri abbiamo fatto una riunione programmatica che si è conclusa con un nulla di fatto. Io però sono già in contatto con la Cnn, Centrale Notiziari Napoletani, e conto di avere notizie fresche». Al suo fianco, dal 27 febbraio, ci sarà sempre Enzo Iacchetti che continuerà a proporre il suo personaggio «umido e vischioso. Sto bene solo quando sono in studio. Ci sto il più possibile, così quando esco di lì... Mi sento solo come un cane». Sono confermati l'inviato Stefano Salvi, il Gabibbo, le veline Laura Freddi e Miriana Trevisan, Giorgio Bracardi. Ora la band di "Striscia" è in partenza per Sanremo a «disturbare» Pippo Baudo. «Noi siamo i "guastatori" della tv. Da qualche anno la nostra fascia è stata la più "controprogrammata" del palinsesto Rai e ci fa piacere che Enzo Biagi abbia, anche lui, molto seguito. Noi, da quando c'è ■ il Principe del giornalismo italiano in onda su Raiuno, abbiamo addirittura superato i nostri più che forti indici d'ascolto. In totale a quell'ora seguono la televisione 15 milioni di italiani. Resta sempre da chiedersi dove sono gli altri quarantacinque milioni». Ricci, è vero che dopo aver mandato in onda la registrazione del dietro le quinte dell'«Appello del martedì», siete scappati dagli studi di Cologno Monzese? «Sì. Cosa dovevamo fare secondo voi? Ci aspettavamo delle telefonate, gente che ti chiama per darti la classica "sculacciata". Non ne volevamo sentire ed avere neanche mezza e abbiamo deciso di andarcene evitando così spiacevoli incontri o telefonate». Ma non l'ha chiamata neppure il direttore di Canale 5 Giorgio Gori? «Sì, e mi ha chiesto cos'era successo. Ho glissato, ho preso tempo e poi, per dire la verità quello che ci siamo detti sono solo cose nostre. Io volevo tenere il duetto SgarbiBiondi nel cassetto, per tempi migliori, ma non ci sono riuscito. Mi rodevo dentro e poi ho deciso di trasmettere subito, senza ripensamenti. Ad un certo punto mi sono chiesto: e se muoio e non va più in onda niente. Non potevo rischiare». Intanto Antonio Ricci va in gi¬ ro con le foto di Buttiglione e Tajani che hanno la scritta: «Non divida Striscia la Notizia ciò che Dio ha unito. Il voto è un apostrofo rosa tra le parole T'imbroglio». Non solo. Attaccato al cartoncino, sotto le foto dei due politici circondate da un cuore rosa, ci sono due bustine di plastica contenenti finte ciocche di capelli dei sopracitati. Un'ennesima provocazione o la voglia di scherzare su tutto e tutti che ha contraddistinto il suo programma fin dall'inizio? «No, solo divertimento. Buttiglione e Tajani rimarranno a futura memoria i due capostipiti del vero e sincero intreccio politico. Ci è sembrato carino mettere le loro foto in una cornice di cuori perché di questo si trattava quando le telecamere li hanno immortalati». Luca Dondoni Il regista contento «Tiro fuori tante storie velenose altrimenti mi rodo il fegato» secondo voi? Ci aspettavamo delle telefonate, gente che ti chiama per darti la classica "sculacciata". Non deciso di trasmettere subito, senza ripensamenti. Ad un certo punto mi sono chiesto: e se muoio e non va più in onda niente. Non potevo rischiare». Intanto Antonio Ricci va in gi¬ «No, tiglioa futustipittreccto cain undi qule temort Qui a fianco Antonio Ricci Sopra: Ezio Greggio Sotto la nuova coppia: Lello Arena e Enzo Iacchetti

Luoghi citati: Cologno Monzese, Milano, Sanremo