Rai, guerra agli amministratori di Maria Corbi

Rai, guerra agli amministratori Continua la polemica sull'operazione «abbonato alza la voce»: domani volantinaggio dei conduttori Rai, guerra agli amministratori L'assemblea del Tg3: via loro e i direttori VROMA ENTI di guerra in Rai. Continuano a soffiare nei telegiornali e alla radio. E il bollettino ieri dava tempesta al Tg3 dove si attendeva dall'assemblea dei giornalisti un documento con la sfiducia alla direttrice Daniela Brancati. Non c'è stato. Non e sembrato opportuno stringere la Brancati tra la censura del eda - per un servizio sull'iniziatica «abbonato alza la voce» considerato anti aziendale - e la sfiducia della redazione. Troppo in un colpo solo e soprattutto rischioso visto che la redazione non vuole una sostituzione immediata del direttore prima che sia azzerata l'attuale dirigenza Rai. E così al posto della sfiducia la squadra dell'ex Tclekabul ha prodotto un esercizio di alta acrobazia. Un documento che chiede la testa sia dei vertici dell'azienda sia di tutti i direttori di testata. «L'assemblea - si legge nel comunicato del cdr - fa proprio l'appello "abbonato alza la voce" e chiede ancora una volta che questo consiglio di ammini¬ strazione se ne vada, che tutto l'assetto dei vertici della Rai sia cambiato e che si abbiano in tempi rapidi amministratori e direttori di reti e di testate autonomi, prestigiosi, competenti e rispettosi del servizio pubblico». Una presa di posizione, dunque, che colpisce anche la BranI cati a cui, comunque, l'assemI bica di redazione ha dato il suo appoggio per quanto riguarda la ì vicenda che la vede contrapposta al consiglio di amministrazione. Sono stati denunciati e condannati i pesanti tentativi di ingerenza del eda nella conduzione del telegiornale. «Si tratta di interventi censori inauditi spiegano - che tentano di rigettare indietro la libera informazione nell'epoca buia della dipendenza diretta della Rai dalle forze politiche». Intanto domani l'amministratore delegato della Rai Raffaele Minicucci ha chiesto di urgenza un incontro con Daniela Brancati che respinge con decisione le critiche e ribadisce «l'autonomia del direttore e il diritto-dovere di cronaca». La situazione non è meno tesa nelle altre redazioni dei Tg dove si continuano a organizzare le iniziative legate a «abbonato alza la voce», nonostante la minaccia di sanzioni per chi si «macchierà» di comportamenti antiaziendali e il risultato di un sondaggio «Datamedia» secondo cui «l'abbonato» non condividerebbe la protesta dei'giornalisti contro l'azienda. La maggioran¬ za degli intervistati pensa che sia «infondata» o comunque una «strumentalizzazione dei redattori». Un sondaggio che ha scatenato le proteste di molti giornalisti e del sindacato. «Siamo alla guerra dei sondaggi», ha detto Balzoni dell'Usigrai. «Nelle risposte della Datamedia campeggiano i «non so». Noi invece stiamo realizzando un sondaggio di massa m cui campeggiano i «siamo al vostro fianco in una battaglia di libertà». Poi un suggerimento: «perché non si fa un sondaggio su "questo eda deve andarsene o no?"». «Abbonato alza la voce» dunque, continua. E domenica probabilmente, nonostante le minacce di sanzioni, i volti noti dei Tg faranno volantinaggio al mercato romano di Porta Portese. E continua anche la guerra all'interno del Tg regionale con il direttore Piero Vigorelli che insiste nella linea di non dare spazio e voce in video alla protesta dei giornalisti. Ieri un altro episodio di censura è stato denunciato dal cdr della sede di Napoli. E linea dura di Vigorelli anche sulle assunzioni per cui rifiuta la graduatoria del concorso fatto dalla Rai. Un rifiuto, ripetuto alla commissione di vigilanza della Rai. Maria Corbi Daniela Brancati direttore del Tg3 Piero Vigorelli direttore del TgR

Persone citate: Balzoni, Brancati, Daniela Brancati, Piero Vigorelli, Raffaele Minicucci, Vigorelli

Luoghi citati: Napoli