Davis da oggi a Napoli con i ceki: i pericoli da Dosedel e dalle condizioni del nostro n. 1 CGaudenzi rassicura l'Italia

Davis da oggi a Napoli con i ceki: i pericoli da Dosedel e dalle condizioni del nostro n. 1 Davis da oggi a Napoli con i ceki: i pericoli da Dosedel e dalle condizioni del nostro n. 1 Caudenzi rassicura l'Italia «Il mio braccio? Pronto per Vacek» NAPOLI DAL NOSTRO INVIATO La notizia vera l'ha data Panatta: da lunedì dieta ferrea. Il capitano azzurro, che è tondo come un pallone, vuole (o deve) dimagrire di 15 kg. Non dice perché, ma non crediamo si tratti di ragioni estetiche: Adriano potrebbe tornare in campo nel tour Over 45, dove, parole sue, farebbe ancora la sua bella figura. Sul sorteggio della Coppa Davis, effettuato ieri in Comune, a Palazzo San Giacomo, in realtà c'è da dire ben poco. La cerimonia in effetti deve solo stabilire l'ordine degli incontri della prima giornata, visto che tutto il resto è già fissato, con il n. 1 che affronta il n. 2 avversario e viceversa. L'occasione serve per i soliti discorsi delle autorità, per le fotografie, i saluti, le interviste di rito e l'aperitivo gentilmente offerto dalla municipalità. Napoli non ha fatto eccezione e non l'ha fatta neppure sulla grana a lato della manifestazione: un esposto presentato alla procura da tre consiglieri comunali per l'abbattimento di un albero più del previsto per la realizzazione delle tribune, in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico. Ma torniamo al match. Poiché gli azzurri della racchetta con i sorteggi ci sanno fare, come dimostra l'accoppiamento del 1° turno con i ceki, i rivali sulla carta più abbordabili specie adesso che mancano Korda e Novacek, le cose sono andate bene anche ieri. Panatta voleva Gaudenzi in campo nel primo match (ore 10) e così è stato: il nostro n. 1 affronterà Daniel Vacek, esordiente in Coppa, un gigante di 191 cm che l'anno scorso ha battuto l'azzurro agli Open d'Australia. «Ma stavolta giochiamo sulla terra e sono favorito» ha detto Andrea. Terra abbastanza morbida, fra l'altro, giusto per mettere in difficoltà Vacek che ama le superfici veloci. Nel secondo incontro Renzo Furlan incrocerà la racchetta con Slava Dosedel, che gradisce molto il rosso e che finora ha battuto due volte su due Furlan e una su una Gaudenzi. «Avrebbe giocato anche se Korda e Novacek non avessero dato forfait» ha assicurato Panatta: il 24enne di Prerov, n. 29 al mondo, è lo spauracchio di tutti. «L'anno scorso ha giocato sette semifinali sulla terra rossa, compresa quella del Foro Italico contro Sampras: è un avversario difficile. Ma io sono maturato, riconosco le responsabilità e so come affrontarle: sono a posto fisicamente perché in inverno ho lavorato molto, e sono caricato e determinato» ha detto Furlan. Così ci è parsa la squadra, affiatata e con gran voglia di vincere, di ben figurare domenica nella giornata del silenzio dello sport. Solo una piccola polemica ha turbato la vigilia. Nargiso, napoletano verace, si è lamentato di non essere stato convocato per il doppio, che verrà giocato da Pescosolido e Brandi. «Non ho nessun guaio al naso» ha aggiunto. La storia è vecchia: Nargiso è stato scaricato, almeno per ora, a causa del suo carattere diciamo così un po' bizzarro. «Ne prendo atto» ha tagliato corto Panatta. Lui nel clan vuole solo amicizie e sorrisi. L'unico vero problema, a parte gli avversari per niente arrendevoli, soprattutto in doppio (Damm e Suk), è costituito dal braccio di Gaudenzi. Ora il dolore è scomparso, ha spiegato Panatta, ma non si sa mai, lo stress talora può giocare brutti scherzi. Come esempio bastano i crampi di Pescosolido nella disfatta di Maceiò. «Comunque sono contento di giocare per primo: posso programmarmi meglio» ha detto Gaudenzi assicurando che il braccio è ok, tranquilli, andrà tutto liscio. «Vacek è avversario fastidioso: ti attacca sempre impedendoti il ritmo. Ma so cosa fare: devo essere aggressivo, prendere in pugno la partita. Sì, meglio giocare per primi: anche per evitare di scendere in campo sullo 0-1» ha concluso Gaudenzi. Per fortuna Furlan non ha sentito: non era ima gran dimostrazione di fiducia. Carlo Coscia Gaudenzi (foto a lafo) è già stato battuto una volta da Vacek, Furlan (sopra) due volte da Dosedel Gaudenzi (foto a lafo) è già stato battuto una volta da Vacek, Furlan (sopra) due volte da Dosedel

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