L'auto corre «Vendute all'estero 6 vetture su dieci» di Renzo Villare

L'auto corre L'auto corre Vendute all'estero 6 vetture su dieci TORINO. Fiat Auto ha chiuso il 1994 con risultati che confermano la sorprendente accelerazione del gruppo guidato da Paolo Cantarella. Il fatturato è salito da 25.049 a 32.992 miliardi di lire, con una crescita vicina al 32%. E' quanto emerso ieri dalla riunione del Consiglio d'amministrazione Fiat, in un esame dei vari settori. Non solo, ma è previsto un risultato operativo positivo. Nonostante nel '94 in Italia ci sia stato un ulteriore calo delle vendite di auto del 2,7% dopo il crollo del 20,4% nel '93, Fiat Auto ha migliorato ovunque le quote di mercato, riconquistando l'anno scorso il 46,2% del mercato interno (+1,8% sul 1993) e superando il 50% negli ultimi mesi. Su quelli europei è passata, Italia esclusa, dal 4,4% al 5,2% di quota, con un aumento delle consegne di circa 110.000 unità. Le vendite sono cresciute del 60% in Francia, contro un mercato salito del 15%, del 93% in Spagna ( + 22% il mercato), del 33% in Gran Bretagna (+7%). Di grande rilievo i volumi realizzati in Brasile (390.000 unità con una quota di mercato del 31%, 7 punti in più sul '93), dove, negli ultimi mesi, è stata conquistata per la prima volta la leadership fra i costruttori locali. Le vendite di Fiat Auto nel 1994 hanno sfiorato 2.100.000 veicoli e con le società collegate, oltre 2.300.000. Oltre 6 vetture su 10 sono vendute all'estero. E' stata ed è la Punto, «auto dell'anno 1995», la leva di questa decisa ripresa, arrivata già a 800.000 ordini, di cui quasi la metà all'estero. L'andamento delle vendite testimonia il favore con cui il mercato ha accolto il forte impegno dell'azienda nell'innovare prodotti e impianti. Nel '94 si è tradotto nel lancio di 7 nuovi modelli, tra cui la nuova ammiraglia del gruppo, la Lancia k, che ha raccolto in poco più di un mese oltre 12.000 ordini e l'Alfa Romeo 145 con oltre 40.000, cui faranno seguito altre 8 novità quest'anno, tra le quali la Fiat barchetta, le sportive Gtv e Spider Alfa, la 146 e le nuove vetture che sostituiranno la Tipo (dopo l'estate) e la Y10 (fine '95). Per gli impianti, è significativa la rapida salita produttiva di Melfi e l'avvio della produzione degli innovativi motori di gamma medio alta a Pratola Serra. Anche il settore dei veicoli mdustriali ha incrementato il fatturato di oltre il 16% (da 7297 a 8500 miliardi di lire) e l'Iveco, nonostante la debolezza della domanda su mercati importanti come quello italiano e tedesco, ha mantenuto le posizioni in Europa e le ha sensibilmente migliorate fuori Europa. Nel 1994 ha venduto 101.200 veicoli (+11% sul 1993). Il settore delle macchine per l'agricoltura e le costruzioni (New Holland) ha proseguito nella ripresa iniziata fin dal 1991, ottenendo i migliori risultati di produzione e vendita dalla sua costituzione, grazie alla competitività dei prodotti, alla razionalizzazione delle strutture, al potenziamento della rete. Significativo l'incremento delle vendite in Europa, ma soprattutto in Nord America e in Brasile con una crescita ben superiore a quella del mercato. Il fatturato da 5710 a 7634 miliardi (+34%). Anche tutti gli altri settori del gruppo hanno chiuso il '94 in positivo. Renzo Villare

Persone citate: Paolo Cantarella, Tipo