Mosco, ucciso il deputato-boss «rapito da un comando trafficava con la mafia» di A. Z.
Mosco, ucciso il deputato-boss Mosco, ucciso il deputato-boss Rapito da un commando, trafficava con la mafia MOSCA. L'hanno trovato in una foresta fuori Mosca. Aveva le mani ammanettate e un buco di pallottola nella nuca. Gli abitanti del villaggio Sarybievo hanno trovato il cadavere ieri pomeriggio. Hanno chiamato la milizia che ha subito identificato il corpo: era Serghej Skorochkin, 34 anni, deputato del Parlamento russo. Skorochkin era stato rapito mercoledì sera da un bar della cittadina di Zaraisk, a un centinaio di chilometri da Mosca. Alle undici e mezzo di sera quattro uomini mascherati in tuta mimetica hanno fatto irruzione nel locale: «Polizia, fermi tutti». Puntando i Kalashnikov sugli avventori hanno cominciato a girare tra i tavoli in cerca, come avevano detto, di droga e armi. Ma in realtà cercavano un uomo, Skorochkin appunto. Appena l'hanno visto gli uomini mascherati l'hanno preso, caricato su un' auto e sono spariti in direzione sconosciuta. Il giallo si è concluso tragicamente in poche ore. Ora la milizia sta cercando gli assassini. Ma sembra già chiaro che non si tratta di un omicidio po¬ litico. Il giovane parlamentare liberale non si era distinto nei dibattiti alla Duma. Ma nella sua circoscrizione di Zaraisk godeva di fama sinistra. Gli abitanti della cittadina lo temevano e a bassa voce lo chiamavano «bandito». Si era arricchito producendo vodka. Le sue due distillerie continuavano a portargli un buon profitto. Un business illegale. Per mandarlo avanti ci volevano le amicizie giuste. E tra gli amici di Skorochkin c'erano i boss della mafia locale. Pare che l'intraprendente deputato avesse però litigato con i suoi «soci». Nell'aprile dell'anno scorso uno degli uomini della banda locale aveva già tentato di ucciderlo. Ma Skorochkin era riuscito a strappargli l'arma e aveva ucciso a raffiche di mitra l'aggressore e anche una ragazza capitata nelle vicinanze. La procura aveva stabilito che si trattava di leggittima difesa. Ma a Zaraisk si dice che le cose fossero andate diversamente e che sarebbe stato Skorochkin ad aggredire e uccidere l'uomo a sangue freddo. [a. z.]
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