Olanda il terrore sotto le dighe«Cominciano a calare i fiumi in germania e francia la piena si spoata a valle»

mm Cominciano a calare i fiumi in Germania e Francia, la piena si sposta a valle Olanda, il terrore sotto le dighe Arriva l'onda del Reno, fuggono in 200 mila L'AIA. Duecentomila olandesi sono in f'uj;a dalle loro case nelle regioni centrali e meridionali sulle quali si è abbattuta o sta per abbattersi la piena dei fiumi Reno, Mosa e Waal, mentre molti di più guardano con ansia le dighe nel timore che queste cedano allagando una vasta regione di «polder» (le terre strappate all'acqua e ora sotto il livello del mare). Unica nota positiva: ieri sull'Europa centrosettentrionale ha piovuto poco per cui i fiumi nella vicina Germania (come in Belgio e in Francia) non si sono ulteriormente gonfiati. Ma nulla potrà impedire che nelle prossime ore i corsi d'acqua tedeschi e francesi scarichino la loro onda di piena più a valle, appunto sui Paesi Bassi. In Gheldria (la regione attorno a Nimejja) e in Limburgo, al confine con il Belgio, centomila persone sono già state sgomberate. La maggioranza degli sfollati sono stati accolti da parenti in altre località del Paese, ma molti sono ospitati in alberghi, fiere, centri sportivi e ricreativi requisiti dalle autorità. Ieri le autorità hanno invitato altre centomila persone, residenti nella regione di Tielercn-Culemborgcrwaard (il triangolo fra Utrecht, Arnhem e Dcn Bosch, dove è altissimo il rischio di cedimento delle dighe) a fare le valigie. La grande marea attesa per oygi dovrebbe sommergere le due zone con oltre quattro metri di acqua. Lo sgombero ò stato coatto ed è avvenuto tra le polemiche degli abitanti contro il governo, accusato di ignavia per non aver rafforzato gli argini del fiume come aveva invece promesso. Per l'operazione sono stati inviati sul posto 150 pullman per raccogliere quanti fossero sprovvisti di auto, e sono arrivati 700 poliziotti per far rispettare il piano di sgombero, sgradito soprattutto ai più anziani, i più riluttanti ad abbandonare le proprie case. Gli agenti resteranno in zona il più a lungo possibile ad evitare il fenomeno dello sciacallaggio che generalmente accompagna questo genere di catastrofi. Intanto le alluvioni hanno fatto la loro prima vittima anche in Olanda (la numero 27 in Europa). Si tratta di una donna di Winssen, lungo il Waal. In Belgio, pur con molta prudenza, si ritiene che la situazione delle acque possa stabilizzarsi. Dal pomeriggio di ieri il livello della Mosa registra in molti punti una lieve diminuzione. Sul Paese è continuato a piovere ma ad intermittenza. Il Belgio, inoltre, continua ad ac¬ cogliere gli sfollati - circa 800 persone - provenienti dalla cittadina francese di Givet che è completamente isolata dal re¬ sto della Francia. In Francia le autorità, che stanno subendo duri attacchi per l'imprevidenza dimostrata, segnalano netti miglioramenti nell'Ovest mentre il Nord Est è tuttora allagato. Se la Senna all'altezza di Parigi è calata di una decina di centimetri, molte località sono ancora sott'acqua o tagliate in due. Secondo il centro di informazioni tedesco sulle inondazioni il livello del Reno cala lentamente, circa mezzo centimetro all'ora, nella zona di Colonia e un po' più in fretta a Bonn, più a monte, mentre a valle, per esempio a Dusseldorf, non si registrano miglioramenti: anche qui; come in Olanda, il peggio deve ancora venire, [e. st.] mm ;> Gli abitanti del villaggio olandese di Arcen si passano in lunga fila sacchetti di sabbia per rafforzare l'argine del fiume Maas in piena [FOTOANSA]

Persone citate: Givet, Maas