Ordine e scorrevolezza

TRAFFICO E TRASPORTI URBANI TRAFFICO E TRASPORTI URBANI Ordine e scorrevolezza Una istruttiva ricerca su otto città-campione AL ritorno da ogni viaggio al'estero si ripete il rituale confronto con le nostre città. Siamo veramente così diversi e arretrati come sembrano rilevare alcuni indicatori comuni più sofferti, traffico e trasporti pubblici? Come mai le nostre città sono più esposte di altre agli allarmi rossi per inquinamento atmosferico, alla commedia delle targhe alterne? Nel tempo dell'informazione-spettacolo e dei sondaggi, è raro avere risposte fondate su ricerche attendibili. La realtà e le esperienze compiute nella Comunità Europea sembrano appartenere a mondi remoti e insondabili. Così sorprende l'arrivo di un volume ricco di informazioni e dati statistici su otto città-campione: Parigi, Londra, Stoccolma, Stoccarda, Zurigo, Lione, Bordeaux, Barcellona. E' il frutto di una ricerca svolta dalla Fiat, con il contributo del Centro Studi sui Sistemi di Trasporto. Primo insegnamento: le amministrazioni locali che hanno ottenuto i risultati migliori si erano mosse con decenni di anticipo sulle nostre, secondo strategie di grande respiro che abbinavano la pianificazione del territorio a quella dei trasporti. Vedi Parigi: Piano Metropolitano del 1961, «Schèma Directeur» del 1977, decentramento, «Villes Nouvelles» e rete ferroviaria regionale. L'espansione attorno alla capitale era caotica, Parigi stava per cadere in uno stato simile a quello di Roma. «Mettez moi un Deu d'ordre dans cette pagaille», mettete un po' di ordine in questo caos, avrebbe detto De Gaulle, alludendo in argot alla magmatica conurbazione che minacciava di soffocare la capitale. Oggi Parigi funziona come un orologio, al confronto con Roma, pur avendo lo stesso rapporto numerico tra abitanti e automobili. Ben 21 milioni circolano nell'Ile de France, la Regione che comprende l'area metropolitana di Parigi. Sul cuore dell'area, la «Ville de Paris» popolata da poco più di due milioni di abitanti, gravitano i sobborghi, le cinture e le cittàsatelliti (complessivamente quasi quattro milioni di abitanti) più le cinque «Villes Nouvelles» costruite nel raggio di trenta chilometri. Il sistema non è perfetto, ma funziona grazie ai trasporti pubblici su rotaia. Le linee Rer (Réseau Express Régionel) si estendono per 370 chilometri, con 161 stazioni. Collegate alla metropolitana sotterranea (110 stazioni nel cuore urbano) trasportano oltre due miliardi di passeggeri-anno. Ogni dieci minuti si parte dalla Ville Nouvelle di Cergy Pontoise (umiliante il confronto con i grandi quartieri periferici di Roma, Napoli, Genova) e si arriva rapidamente in centro, dove gli spostamenti avvengono al 70 per cento su mezzi pubblici. Chi continua a usare l'automobile trova parcheggi accanto alle stazioni del metro, con decine di migliaia di posti-auto in continua moltiplicazione. Nei Darchesei di interscambio ai bor¬ wm Mg 3UL.. | H f • ' LIONP(.^HP» • ■ ■ M| I ' di della città, Parigi offre una disponibilità dieci volte superiore a quella di Roma. Emerge dall'inchiesta una diversità profonda, di natura politica e culturale, nella considerazione dei problemi urbanistici strettamente uniti a quelli dei trasporti e collocati ai primi posti nella scala delle priorità. A Zurigo vennero sottoposti ai cittadini una serie di referendum. Già trent'anni fa la maggioranza decise di rinunciare al metro sotterraneo e di potenziare i tram. Oggi, all'interno della città antica, l'automobile è usata soltanto per il 12% degli spostamenti; 117 chilometri di tranvie veloci, su sedi separate, si integrano con autobus e filobus, con ferrovie suburbane a ritmo cadenzato. Nella «Grande Zurigo», 890 mila abitanti, il mezzo privato conta per il 23%, quello pubblico per il 38%. Il 34% dei residenti e pendolari si muove a piedi o in bicicletta, perché esistono chilometri di piste riservate e perché chi arriva da fuori trova abbondanza di parcheggi ai bordi (i posti-auto aperti al pubblico sono 141 mila). Ridotti drasticamente, da 61 mila a 10 mila posti, i parcheggi ai lati delle strade comunali. Stoccolma è una città-modello (un milione e 600 mila abitanti nella conurbazione, 650 mila nella città interna). Ogni giorno quasi due milioni di persone si muovono dalla periferia e dalle bellissime città-satelliti, ricche di verde e di servizi, grazie a un sistema di ferrovie regionali, metro PARIGf^ETE^Mtf .--lem 200 -, . di cui 86 all"interno della "Ville de Paris" con 1 19 stazioni. ì 4P La rete RER (Réseau Express Régional): I, '„ fc'*^ ' 370 km con 161 stazioni, 23 stazioni di scambio metro-RER, iù 7 t „ fc. : • ( i , più 7 p LONDRA: "LOND 10 lin mmm*»-.**^..... , di cui 1WSBBtSsm^vBBngegr- P'u 'e feimmw ^gg Pimmw il un STO V • | aUtl I ''\ ' aUtl I Wè'-'\. f' *| \.'. 1 I h"''S*>|>' BAR|< mi' Il ! ' P |sf 1 | mi Il ! ' P |sf 1 P I ' sf 1 P I ■' STOWt. Delle 8 città considerate nella ricerca Fiat, due no (116 chilometri e 90 stazioni) tranvie e linee di bus su corsie preferenziali. Nelle ore di punta alla stazione centrale arriva un convoglio al minuto. Benché gli svedesi non abbiano affatto rinunciato all'automobile, all'interno della città il mezzo pubblico ha la quota del 70%. Dopo lunghe discussioni pubbliche, è stato deciso di introdurre il pedaggio urbano: far pagare l'ingresso nel centro, secondo tariffe che tengono conto del tipo di automobile, più o meno inquinante. Sistema adottato da anni in città norvegesi, e tuttora considerato in Italia con scarsa convinzione. Nelle otto città esaminate sono avvenuti fenomeni simili a quelli che hanno segnato le grandi città italiane: esplosione verso l'esterno, crescita del pendolarismo e della mobilità interna, congestioni del traffico e inquinamenti. Le amministrazioni di Londra, Parigi, Stoccolma, avevano però anticipato i tempi adottando negli Anni Sessanta piani di decentramento e programmi di potenziamento dei servizi di trasporto collettivo, puntando principalmente sulla rotaia. Va osservato che la densità automobilistica è altissima, più o meno quella italiana. Ma nei casi migliori si è riuscito a limitare l'uso del mezzo privato in città offrendo ottime altenative e assicurando la possibilità di lasciare l'automobile in parcheggi situati ai bordi. Nello stesso tempo è stata resa più severa l'azione di scoraggiamento della sosta ai lati delle strade: sulla «Reo Routes» di Londra, strade segnate da strisce rosse, sono vietate la sosta e la fermata. I trasgressori trovano le ruote dell'automobile bloccate. Nelle città di minori dimensioni che hanno somiglianze più marcate con le nostre, come Lione e Barcellona, sono in corso esperimenti interessanti per migliorare l'accessibilità ai centri storici, ad esempio con linee-navetta servite da minubus o tram. A Lione viene introdotta la novità del «Batobus», linea sul Rodano con speciali catamarani, raccordata alla metropolitana. A Barcellona (1.700.000 abitanti) i fondi straordinari ottenuti per le Olimpiadi sono stati spesi in buona parte per potenziare le ferrovie suburbane collegate alle linee sotterranee (59 km e 88 stazioni), migliorare la viabilità di scorrimento, costruire parcheggi periferici (10 mila posti funzionali allo scambio col metro). E' in programma una quinta linea di metro, di tipo leggero, lunga 11 chilometri. Se ripensiamo ai fiumi di denaro spesi malamente per le Olimpiadi di Roma, per i Mondiali di calcio e le Colombiane, e alla difficoltà di trovare almeno i soldi per sostituire i vecchi autobus inquinanti con quelli elettrici o ibridi, il confronto europeo segna la condanna del tipo di cultura che ha radicato nella nostra società un atteggiamento di sorda indifferenza per il destino delle città. Mario Fazio MtffRO" rogrammate. ON UNDERGROUND" ee, km 398 7 ,67 in sotterraneo, 357 stazioni, i ili l li , , ferrovie regionali e la nuova linea Docklands Light Railway. CCOLMA: RETE "TUNNELBANAN" km 116 > • di cui.il 60% in sotterraneo, 99 stazioni. Ferrovie Regionali 200- km. con 49 stazioni. « gCELLONA: RETE "METRO" ' CELLO km 68 96 t km 68 96 stazioni in espansione. 8 linee suburbane per 100 km "Pt" fii di 8 km i tt 96 stazioni in espansione. 8 nee sububae pe"Passante" ferroviario di 8 km in sotterraneo. Metropolitana leggera di 11 km in costruzione. NE: km 27 4 linee "metro." in sotterraneo. 38 tii iù 68 k 4 linee metro. in sotterraneo. 38 stazioni, più 6,8 km previsti nel 1996. CCARDA: ..S.BAHN" ' km 149 6 linee, parzialmente in sotterraneo. 61 i 36 k di li b , p61 stazioni, più 36 km di linee urbane su rotaia. roma: km 34, milano km 58, genova km 3,5. n hanno la metropolitana: Zurigo (che ha preferito i tram) e Bordeaux.

Persone citate: Barcellona, De Gaulle, Light, Mario Fazio