AL BIG CRUNCH di Piero Bianucci

AL BIG CRUNCH AL BIG CRUNCH tiamo a una prospettiva terrestre, il trapasso potrebbe anche essere vicino: il 21 agosto 2126 la cometa Swif't-Tuttle sfiorerà la Terra mancando il bersaglio per appena due settimane. Ma anche se scamperemo a quella cometa, collisioni catastrofiche si ripetono ogni 20-30 milioni di anni, un tempo cosmicamente molto breve. Guardando le cose in modo meno provinciale, l'universo può morire in un Big Crunch - una morte calda - oppure spegnersi per entropia - morte fredda - o, ancora, dissolversi lentamente in piccoli fiotti di energia. La morte calda si verificherebbe se nell'universo ci fosse abbastanza materia da frenare la fuga delle galassie e da farle precipitare su se stesse per attrazione gravitazionale. In questo caso gli ultimi tre minuti somiglierebbero al film dei primi tre proiettato a ritroso nel tempo. La morte fredda si avrebbe nel caso opposto: se la materia esistente non basta a causare il collasso, l'espansione prosegue all'infinito ma l'energia si degrada sempre più. La terza eventualità è legata a una ipotetica instabilità della materia. I protoni dei nuclei atomici potrebbero decadere in tempi di qualche milione di miliardi di miliardi di miliardi di anni... La domanda più profonda però riguarda il senso dell'universo. Davies dà una risposta filosoficamente interessante. Solo un universo che muore ha senso perché «Se l'universo ha uno scopo, e lo consegue, allora esso deve finire. Se l'universo è etemo, è difficile immaginare che abbia uno scopo qualsiasi». Come nel caso dell'esistenza umana, è la morte a dare un significato alla vita. [g. b.s.] Presuntuoso Berardinelli Caro Tuttolibri. rispondo in versi a Berardinelli e Manacorda («Poeti '94», 21 gennaio): «Alfonso di Borbone? Magari/ solo Alfonso Berardinelli./ Da presuntuoso qual é/ ha esordito precocemente, poeta./ nella collana dello «Specchio»/ rimandendone ustionato./ G. Manacorda, l'armiere./ gli tiene lustra la vetusta/ attrezzeria marxista,/ e sapendolo senza tetto/ gli ha dato asilo estetico/ nell'antologia: «Il Pensiero Emotivo»./ L'Adorno de' Monteverde/ epigono degli epigoni/ della Scuola di Francoforte/ dirige l'inutile rivista: «Diario».' evitando con cura di scoprire/ qualche poeta ignoto, di/ brevettare un romanziere;/ confortato dalla sterilità/ della cultura capitalistica./ E in odio all'America/ non si rade neanche/ con Gillette Sensori/ lasciamo che si tagli la gola/ con una lametta cinese». Piero Bianucci Valentino Zeichen

Persone citate: Alfonso Berardinelli, Alfonso Di Borbone, Berardinelli, Davies, G. Manacorda, Gillette Sensori, Manacorda, Valentino Zeichen

Luoghi citati: America, Francoforte