Prossimamente gli editori riuniti salvati da Donelli di Mirella Appiotti

Prossimamente Prossimamente GLI EDITORI RIUNITI SALVATI DA NOVELLI BA Editori Riuniti è salva, sta per avere un nuovo padrone, compatibile con la sua storia certo non priva di medaglie. Sino a ieri il fantasma che s'aggirava sul cielo di via Arenula era quello della chiusura, essendosi dimostrato che il petrolio non serve a tener su di giri i motori di un'editrice. La «ditta» di Gramsci e di Togliatti, abbandonata dall'indebitato pds, ha in questi ultimi anni, inesorabilmente, continuato a perdere quota e quotazione ma, per paradosso, questa è stata la sua fortuna: poiché nella vera o presunta indigenza dell'editoria italiana soltanto offrendola al suo minimo storico, no non diciamo per «un tozzo di pane», si poteva sperare di agganciare l'amatore, ovvero il «principe» in arcioni sul destriero progressista. Questo «principe» si è materializzato in Diego Novelli, nella sua veste, come rappresentante della società L'Altritalia, di socio di maggioranza relativa della Lie (Libera Informazione Editrice) che pubblica il settimanale Avvenimenti e che sta per inaugurare, naturalmente a Roma, una multimediale «Casa dell'informazione», anche futura sede di tutte le iniziative editoriali. Un'operazione resa possibile dagli ottimi risultati della campagna di azionariato popolare già inaugurata da Novelli con L'Altritalia e che proseguirà ancora per parecchi mesi. Quindi, attorno agli Editori Riuniti, una miriade di soci tra i quali figurano piccole editrici locali, una è la senese Sisifo, vicina al gruppo di Novelli. Perfetto. E i programmi? Nell'attesa di presentare ufficialmente, in autunno, la nuova arrivata, l'amministratore delegato della Lie, Raffaele Fratangelo e il direttore editoriale Claudio Fracassi (anche direttore AìAwenimenti e autore di Sotto la notizia niente diventato un piccolo best seller) cominceranno a mandare, in edicola, una prima selezione dei famosi «Libri di base» inaugurati alla fine dei 70 da Tullio De Mauro mentre resusciteranno quella sezione ragazzi alla quale Gianni Rodari ha dato lo smalto dei suoi racconti e che dovrebbe volare alto, al di sopra di Topolino e tv. Il nucleo della manovra sarà comunque la scelta di 300 tra i 700-800 titoli del catalogo con un occhio non tanto ai molti gioielli della letteratura, quanto al patrimonio sociopolitico: «E' il mercato che lo vuole, in questo momento - motiva Fratangelo d'altronde la Editori Riuniti continua a vendere ogni anno 4-5000 copie del Manifesto del Partito Comunista». Si annunciano ottimi affari con gli ex mangiatori di bambini. La Spaziarli sexy-comica Maria Luisa Spaziani, ovvero la grande poetessa che fa la puttana, ovvero Cunegonde, una scatenata che esercita allegramente il suo mestiere anche all'ombra della ghigliottina», antagonista della Vedova di Goldoni, l'atto unico sexy-comico scritto dalla poetessa medesima e interpretato, nel ruolo eponimo, da Francesca Benedetti: in scena martedì a Roma insieme a altre due piccole pièces, Cantari e II monologo di Yvette, interpreti la Bove, Cucciolla, la Di Lucia, in omaggio, appunto, al teatro dell'autrice di Transito con catene che per la prima volta recita. Per burla, per stile e per rallegrare «gli amici della domenica». Ah, le Cunegonde... ICETTA: 200 pagine, temi scientifici di grande presa popolare, prezzo contenuto, uscita simultanea in 20 lingue e 26 paesi, autori di alto profilo ma che non disdegnino la divulgazione, anzi, la pratichino come una sfida dell'intelligenza. Utopia? La risposta è nella «Biblioteca Scientifica Sansoni» (Rcs). Tre titoli, tanto per cominciare, che rispettano impeccabilmente la ricetta: Le origini dell'universo di John D. Barrow, Gli ultimi tre minuti di Paul Davies e Le origini dell'uomo di Richard Leakey (22.000 lire a volume). Nel panorama dell'editoria italiana la nascita di una collana di divulgazione scientifica è un evento. Non che collane del gene¬ L'invettiva del Petrarca In un accesso di italofilia, Marsilio, a primavera, rispolvera il Petrarca dell'«Invectiva contra eum qui maledixit Italiae» che diventa In difesa dell'Italia, per le cure di Giuliana Crevatin. Il cantore di Laura accusava lo straniero di essere nostro nemico. Delitto di cui noi stessi ci macchiamo da secoli contro noi stessi. Ora basta, dice l'editore De Michelis: «Parliamo tanto di noi», ma bene. Però, come si fa? E soprattutto, come fanno gli altri? Mirella Appiotti

Luoghi citati: Giuliana, Italia, Roma