Giovani di talento di Elena Del Santo

andiamo Premio di ricerca cinematografica a studentesse di Ivrea e Torino Giovani di talento Premiate due piemontesi Il grande schermo ha consacrato i suoi giovani talenti: quelli che non amano i primi piani da star ma che preferiscono rimanere dietro la cinepresa animati dalla «vera» passione per lo studio dell'arte cinematografica. Torino, in questo campo, si è imposta come vivaio di esperti. Infatti, nella rosa dei vincitori del premio internazionale Filippo Sacchi 1994 promosso dal Sindacato Giornalisti Cinematografici e destinato alle tesi di laurea sul cinema si sono classificate due giovani «professoresse» laureatesi proprio sotto la Mole. Il primo posto, con un lavoro su «Hedda Gabler di Giovanni Pastrone. Un caso di restauro» se l'è aggiudicato Cristina Barbara Romussi, di Ivrea, che ha conseguito la laurea presso la cattedra di Storia del cinema all'Università di Torino. La notizia l'ha raggiunta a New York dove sta svolgendo un'attività di ricerca sul recupero dei film. Al terzo posto si è imposta la ventiseienne torinese Anna Sartorio che ha redatto uno studio sul rapporto tra fisiognomica e recitazione nel cinema muto italiano. «Circa 400 pagine di indagini - spiega - corredate di materiale fotografico in cui si dimostra come la tradizione fisiognomica (la scienza che delinea il carattere della persona in base ai tratti del volto), analizzata attraverso documenti antichi, dai manuali greci e latini fino al 1917, abbia una forte in- fluenza nella recitazione». Seconda classificata Carola Minetti della Cattolica del Sacro Cuore di Milano con un elaborato su Luchino Visconti. La Sartorio, uscita lo scorso anno, il 29 giugno del '94, dalla facoltà di Lettere moderne con specializzazione in storia e critica del cinema («Un 110 e lode premiato con un viaggio a Cuba», racconta) è stata allieva, così come la Romussi, della «scuola» di Gianni Rondolino professore ordinario di facoltà al quale è stata consegnata la speciale targa d'argento Filippo Sacchi (decano della critica) per il maggior numero di studenti in concorso. Da anni, il corso universitario di Rondolino, presidente del festival Cinema Giovani, è tra i più gettonati, seguito sempre da un numero crescente di cultori che testimoniano il grande impegno di Rondolino per la divulgazione di quest'arte. «Purtroppo in città - spiega Alberto Barbera, direttore del festival - non esistono esperienze didattiche specialistiche. L'unica è a Roma ma è piuttosto elitaria». Il Centro Sperimentale di Cinematografia ospita infatti solo un numero limitato di iscritti, 20-25 al massimo e si entra solo dopo una durissima selezione. Sotto la Mole esistono esclusivamente iniziative private: la Scuola di video e documentazione sociale ad esempio curata dal regista Daniele Segre e la Holden dello scrittore Alessandro Baricco dove si tengono anche lezioni di sceneggiatura. Elena Del Santo Un primo e un terzo posto Sono allieve di Rondolino A fianco Barbera e Rondolino del Cinema Giovani Foto sopra la torinese Anna Sartorio che è terza al «Sacchi»

Luoghi citati: Cuba, Ivrea, Milano, New York, Roma, Sacro Cuore, Torino