Fra il teatro inglese e le sette maschere

Un primo e un terzo posto Sono allieve di Rondolino Quali novità in scena per questa settimana Fra il teatro inglese e le sette maschere La settimana teatrale si è aperta ieri sera allo Juvarra con «Millenium», il nuovo allestimento di Richi Ferrerò. Questa sera, alle 20,45 al Teatro Carignano il Centro Teatrale Bresciano presenta «La sposa di campagna» di William Wycherley, nella traduzione di Masolino D'Amico, con la regia di Sandro Sequi. Fra gli interpreti Stefania Felicioli, Anita Laurenzi, Aldo Reggiani. Scritto nel 1675 è un testo pressoché sconosciuto in Italia: appartiene al Teatro della restaurazione inglese di cui Wycherley fu uno degli esponenti di punta. Ancora teatro inglese ma contemporaneo all'Adua dove va in scena, sempre questa sera, alle 20,45 «Terra di nessuno» di Harold Pinter, nell'allestimento del Teatro di Sardegna, con Paolo Bonacelli e la regia di Guido De Monticelli. Al teatro Erba, sempre questa sera, alle 21 debutta invece «Gofatansogn, commedia all'improvviso per sette maschere, due musici e una peripatetica», nell'allestimento del Tea- tro degli Immediati, con la regia di Antonello Mendolia. Il teatro Fregoli, domani sera, alle 21,15 propone «La locandiere» di Carlo Goldoni con Giuseppina Di Martino e Antonella Paglietti. Venerdì alle 21 all'Araldo approda «Il figlio di Arlecchino perduto e ritrovato», scritto e diretto da Roberto Cuppone. Ancora venerdì sera al Garybaldi Teatro di Settimo c'è invece «Vuoti a rendere» di e con la Compagnia Erbamil-Pandemonium Teatro. Ir. mol.] Bonacelli e Pistilli in Terra di nessuno

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