Albert, la speranza è a New York

Albert, la speranza è a New York S. Francesco al Campo, bimbo affetto da una malformazione alla mandibola Albert, la speranza è a New York Deve essere subito operato: servono 250 milioni UN APPELLO UN APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ' ALBERT Papandrea è un bambino di sei anni che abita in via Bruna 48 a San Francesco al Campo e frequenta l'asilo. La sua non è una vita normale: ha il volto sfigurato da una malformazione della mandibola. Soltanto un intervento negli Stati Uniti potrebbe dare al piccolo normali lineamenti, ma i costi sono molto elevati. Albert è nato sano. A diciotto mesi la sua mandibola comincia a crescere. Subisce due interventi: il primo alle Molinette e il secondo al Regina Margherita. Nulla arresta «la boccia», come la chiama lui. Solo durante un recente soggiorno a New York, all'Istituto di Chirurgia plastica ricostruttiva, riescono a diagnosticare la malattia: a far crescere la guancia è una cellula tumorale chiamata «displasia fibrosa del Cherubino». • Sarebbero necessarie due operazioni: con la prima si asporterebbe completamente la parte di viso colpita, riproducendo la mandibola utilizzando un lembo microvascolare del perone. Il secondo intervento permetterebbe di ricostruire la dentatura. Il preventivo è di circa 250 milioni di lire. Una spesa difficile da sostenere per una famiglia di normali condizioni economiche qual è quella del bambino. I genitori di Albert sono giovani: Maria Gentile ha 33 anni e non lavora, il papà Nicodemo ha 40 anni e una modesta impresa edile a gestione familiare. Hanno altre due bambine di 12 e 10 anni. I Papandrea non si vergognano di dire che hanno bisogno di aiuto. «L'intervento in America doveva avvenire già a gennaio, ma proprio non eravamo in grado di sostenere la spesa racconta Maria Gentile -. Per nessun motivo però voglio ancora rimandare. Dovrà essere a giugno. Oltre alle ragioni mediche, esistono ragioni psicologiche: finora, all'asilo, le maestre spiegavano agli altri bambini il problema di Albert. I compagni hanno sempre dimostrato di capire: ne parlavano ma mai con derisione. Il prossimo anno ci aspetta la scuola elementare. Tutto cambierà. Voglio evitare a mio figlio di essere preso in giro. Per ora è sereno. Accetta la sua malattia convinto che non durerà per sempre». La storia di Albert ha mosso la sensibilità di molte persone che stanno cercando di aiutare il piccolo e la sua famiglia. La proposta più concreta è partita dal «Circolo Sportivo Culturale e Ricreativo» di Malanghero, frazione di San Maurizio Canavese. Fra i soci del circolo, Andreina Marietta, vicina di casa della nonna di Albert: «Mi ha parlato così tante volte, tra le lacrime, del suo nipotino che anch'io ho cominciato a volergli bene. E' allegro, intelligente e affettuoso. Quando l'autunno scorso è arrivata la notizia che l'equipe del centro medico universitario di New York era in grado di risolvere il problema di Albert ho partecipato alla gioia della famiglia Papandrea. E in quanto al problema economico ho pensato di coinvolgere i soci del circolo per aprire una sottoscrizione». Carlotta Oddone Albert Papandrea, ha 6 anni: la sua guancia è deformata da una massa tumorale

Persone citate: Albert Papandrea, Andreina Marietta, Carlotta Oddone Albert Papandrea, Maria Gentile, Papandrea, S. Francesco

Luoghi citati: America, New York, San Francesco Al Campo, San Maurizio Canavese, Stati Uniti