Il Torino pretende più rispetto

UNA SCONFITTA NON ACCETTATA Granata ancora in black-out: oggi Calieri spiegherà perché si sente danneggiato Il Torino pretende più rispetto Sonetti: senza quel rigore, un punto strameritato UNA SCONFITTA NON ACCETTATA TORINO ON ò stata la sbronza da derby a mettere ko il Toro a San Siro ma un rigore decisivo, trasformato da Orlandini e assegnato all'Inter in piena zona-recupero. Un rigore al 91' che brucia ancora e farà discutere. E molto. Sul delicato argomento, il presidente Gian Marco Calieri, arrabbiatissimo, ha imposto il silenzio-stampa a tutti i granata, per evitare di innescare una serie di feroci polemiche in una giornata già funestata dal delitto di Genova. Nessuno si è presentato nel dopo-gara al «Meazza», tranne il ds Vitali per annunciare bocche cucite nel clan torinista. Blackout temporaneo, rispettato anche ieri dai giocatori, con la sola eccezione di Nedo Sonetti che si è limitato ad analizzare il gioco espresso dal Toro senza fare altre considerazioni. Oggi, a quarantott'ore di distanza e con la mente più fredda, Calieri sarà presente a Orbassano per la ripresa degli allenamenti e dirà, con serena fermezza, cosa pensa su quanto è accaduto domenica a Milano. Un torto, secondo la società, che si aggiunge ad altri subiti nel corso della stagione, come il rigore fischiato quattro giorni prima in favore della Juventus e reso ininfluente ai fini del risultato dalla gran parata di Pastine sul tiro di Ravanelli. Falcone aveva rivelato che Amendolia, al rientro negli spogliatoi, si era quasi scusato di aver decretato la massima punizione per quella leggera spinta dello stopper a Vialli. Ora il Toro chiede più rispetto da parte degli arbitri. A San Siro, Collina ha indicato il dischetto pur essendo lontano dall'azione in cui Pastine e Bergkamp sono venuti a contatto: dalle immagini alla moviola si è avuta l'impressione che il portiere abbia toccato la palla prima di atterrare l'olandese. Per Sonetti, un rigore inesistente. Il tecnico non ha neppure sgridato Pastine per quell'uscita che, a molti, è parsa ingenua e inutile visto che Bergkamp era diretto verso il fondo e difficilmente avrebbe potuto segnare da quella posizione impossibile. Per Sonetti il pareggio ci stava tutto: «Anzi, dopo il magnifico gol dell'uno a uno di Silenzi, scaturito da una perfetta combinazione con Maltagliati, avremmo potuto addirittura vincere. Il mio Toro ha chiuso la partita in condizioni di fre¬ schezza migliori dell'Inter e non avrebbe sicuramente perso senza quel penalty». In questo quadro in chiaroscuro, una delle note liete ò stato Luca Pellegrini che non ha fatto rimpiangere Torrisi, dando sicurezza alla difesa, con la sua calma e con l'esperienza. Sia nel derby che con l'Inter il trentaduenne libero è piaciuto a Sonetti. Adesso che il titolare è guarito dalf'indisposizione renale, per Sonetti c'è l'imbarazzo della scelta in vista della Lazio. Il tecnico è tranquillo: «Semmai dovesse prospettarsi questo problemino lo risolverò in fretta». In passato era capitato che, dopo una bella vittoria nel derby, il Toro si sedesse sugli allori, perdendo improvvisamente la carica, il proverbiale tremendismo. Clamorosa la caduta di tensione dopo il memorabile ribaltone del 27 marzo '83, in cui i granata passarono dal 2-0 al 2-3 in meno di cinque minuti sulla super Juve di Platini, Boniek, Bottega e sei campioni del mondo. Seguirono quattro sconfitte intervallate da un pareggio, con una rovinosa discesa dal quinto all'ottavo posto, fuori dall'Europa. Altri tempi, altro Toro. Il recente 3-2 sui bianconeri ha regalato all'ambiente torinista una soddisfazione enorme. Ma non c'è appagamento in questa squadra che, prima di coltivare altre ambizioni, sa che dovrà lottare a lungo per non farsi risucchiare nel settore pericoloso della classifica. Su questo tasto batte continuamente Sonetti. Da quando è sulla panchina granata, ha cercato di inculcare una nuova mentalità: «Scendiamo in campo per vincere, contro qualunque avversario. Un atteggiamento che ha già dato buoni frutti e continuerà a dame perché la maturazione è lenta ma costante». Anche se ha perso a Cagliari, Cremona e Reggio Emilia (oltre che a Roma con la Lazio e a Parma con due candidate al titolo e con l'Inter), Sonetti nega che il Toro, in trasferta, non abbia personalità. La prestazione di San Siro lo ha soddisfatto: «Non è vero che non sappiamo gestire i successi. Certo, in qualche elemento mancava la brillantezza del derby poiché la fatica e lo stress dell'esaltante battaglia di mercoledì sera si faceva sentire, ma la gara con l'Inter non ha nulla a che vedere con altre situazioni. Di fronte a certi episodi siamo impotenti. Ne riparleremo». A Sonetti non piace il vittimismo. Ma sa che tacere, a volte, è scambiato come un segno di debolezza. Bruno Bernardi Il tecnico: «Eravamo più freschi dell'Inter Nessun rilassamento dopo il derby vinto Non sono allarmato» GLI ARBITRI DI OTT© PARTITE NEL MIRINO DEI GRANATA 1 A GIORNATA: torino-inter 0-2 [CECCARINI] Sullo 0-1 un cross di Tosto è deviato con un braccio da Bia: l'intervento sembra volontario, l'arbitro non concede il rigore. 5a GIORNATA: parma-torino 2-0 [PELLEGRINO] Il secondo gol é frutto di un rigore per un intervento di Angioma su Zola; la moviola sentenzia che il fantasista del Parma ha deliberatamente "cercato" il contatto con il francese e poi ha nettamente accentuato la caduta. Ó^agìornatàTtorino-roma 2-2 [BRASCHI] L'arbitro assegna un rigore discutibile alla Roma per una trattenuta veniale di Torrisi su Cappioli, che va a terra quando la palla è già nelle mani di Pastine. 10 AGGIORNATA: 11 napoli-torino 1-1 [BESCHIN] Due contestazioni: viene annullato un gol a Rizzitelli per un fuorigioco inesistente; sul finire della partita Cruz travolge Pessotto in area e l'arbitro sorvola. Ma GIORNATA: cremonese-torino 3-0 [B0L0GNIN0] Il primo gol nasce da un errato rinvio di Pastine che Tentoni, decentrato, prima dell'assist vincente a Pirri si aggiusta vistosamente con un braccio. ICA GIORNATA: 19 torino-fiorentina 1-0 [B0GGI] Sullo 0-0 viene annullato un gol a Cristallini per un fuorigioco alquanto dubbio. 9a GIORNATA [RECUPERO]: torino-juventus 3-2 [AMENDOLIA] Sul 3-2 rigore alla Juventus per un «appoggio» di Falcone sulla schiena di Vialli, il quale tuttavia conclude l'azione. Anche alla moviola la decisione desta perplessità. Wa giornata!inter-torino 2-1 [COLLINA] Al 91 ' il rigore partita scaturisce da un intervento di Pastine su Bergkamp: il portiere tocca prima la palla, poi l'olandese allargando la gamba sinistra frana addosso al granata. Collina, molto lontano, tarda un attimo ad assegnare il dubbio penalty. 711 Sonetti sicuro: «Anche in trasferta la squadra dimostra personalità" •