Alessandro riemerge dal deserto

«Ma secondo gli antichi fu sepolto ad Alessandria» L'Egitto annuncia l'avvio di scavi nell'oasi di Siwa: sotto la sabbia un gigantesco tempio Alessandro riemerge dal deserto Una stele rivela: «La sua tomba è qui» LONDRA NOSTRO SERVIZIO Il Consiglio superiore dolio antichità egiziano ha deciso di avviano scavi nell'oasi di Siwa, dove si pensa sia sepolto uno dei più grandi personaggi della storia: Alessandro Magno. Un gruppo di archeologi greci ha scoperto quella che potrebbe essere la sua tomba alcune settimane fa. Ma solo ieri e stata resa nota la scoperta di tre stelo di calcare, rinvenute nell'oasi, che (anno un preciso riferimento ad Alessandro. Il segretario generale del consiglio, Abdel (ialini Nureddin ha detto che il testo della prima stelo, in greco, afferma che Alessandro Magno aveva chiesto al suo comandante Tolomeo (poi divenuto il primo sovrano della dinastia dei Lagidi in Egitto) di trasferire il suo corpo da Babilonia, dove era morto, a Siwa, por soppellirvolo. Lo stesso Tolomeo aggiunge; «Per Alessandro il Grande presento queste offerte secondo gli ordini del dio che ha portato il corpo qui... Io ero il suo confidente e ho eseguito il suo testamento». Por molto tempo gli storici hanno creduto che Alessandro fosse stato seppellito nella città che aveva fondato, Alessandria, ma le nuove testimonianze portano a pensare che il luogo della sepoltura sia nell'oasi di Siwa, nella parte egizia del Sahara. Questa remota oasi (ira la sede di uno dei tre grandi oracoli del mondo antico: il tempio del dio Amori, di cui Alessandro si era autoproclamato figlio. L'equipe greca - guidata dall'archeologa Liana Souvaltzis, dell'Istituto per gli Studi ellenistici di Atene • ha scoperto un'imponente tomba in stile macedone, lunga 51 metri, adorna dei simboli della casa reale macedone. Con una facciala larga più di dieci metri e un corridoio d'ingrosso lungo 35, questa tomba ò più ampia di qualunque altra costruita per i re macedoni fuori dell'antica capitalo, Vergina, noi Nord della Grecia. Al fondo del corridoio, all'ingresso della prima delle tre camere funerarie, gli archeologi hanno trovalo un bassorilievo con la stella a otto punte - l'antico simbolo della famiglia reale macedone. Quando Alessandro Magno mori a Babilonia, nel 323 a.C, si decise di riportare il suo corpo in Macedonia per seppellirlo a Vergina, ma il cadavere venne trafugato durante il trasporto dai generali che volevano seppellirlo in Egitto. Dopo tutto, Alessandro era anche re dell'Egitto, oltre che della Macedonia. Le spoglie vennero collocati; in un imponente tempio mobile, costruito per l'occasiono e trascinato per 1300 chilometri fino al Nilo. Ma quando arrivarono finalmente in Egitto, i sacerdoti non permisero l'accesso al tradizionale luogo di sepoltura dei faraoni vicino alla capitale Menfi e, secondo le cronache del tempo, spedirono la mummia ad Alcssgr.driu. Qui, diversi docen- ni più tardi, venne costruito uno speciale mausoleo, destinato alla mummia di Alessandro e a quelle dei suoi successori. E il sarcofago d'oro masssiccio del Macedone venne rimosso e sostituito con uno di alabastro dal faraone, che intendeva usare l'oro in altro modo. Più tardi, almeno due governatori romani, Ottaviano e Caracalla, visitarono la tomba ad Alessandria. E queste sono le ultime notizie che si hanno del famoso mausoleo. Gli storici hanno sempre pen¬ sato che sia la tomba sia la mummia fossero andate distrutte per cause naturali o per il fanatismo dei cristiani. Ma la scoperta di Siwa apre nuovi scenari. E' possibile che Alessandro si fosse fatto costruire una tomba a Siwa, senza però mai usarla. Si sa comunque che desiderava essere sepolto lì. Potrebbe anche essere stato seppellito a Siwa, e in un secondo tempo traslato ad Alessandria. E' anche possibile che, quando il cristianesimo diventò la religione ufficiale dell'impero romano, nel IV secolo dopo Cristo, i pagani che veneravano Alessandro come figlio del dio Amon abbiano trafugato dalla tomba di Alessandria il corpo mummificato, per evitare che venisse profanato dai fanatici cristiani. In questo caso, sarebbe stato naturale scegliere per l'estremo riposo la tomba che Alessandro si era fatto costruire a Siwa. Gli archeologi non sono ancora giunti alla conclusione che la tomba di Siwa sia proprio quella del Macedone, ma le prove si accumulano. E' assai probabile che la più grande tomba in stile macedone mai trovata fosse quella di un re macedone - e l'unico re macedone ossessionato da Siwa e dal suo dio Amon è stato Alessandro. In secondo luogo, la tomba è ornata con la stella a otto punte, simbolo della casa regnante macedone, ed è stata costruita al tempo di Alessandro. In terzo luogo, l'antico nome di Siwa era Santariya, che si pensa derivi da una variante del nome Alessandro. E poco più in là c'è una zona che ancora oggi viene chiamata «il posto dei greci». In quarto luogo, si sa che nel IV secolo d.C. a Siwa si praticava un «culto di Alessandro» che, secondo antiche cronache, venne poi abolito dalle autorità cristiane. Infine, a Siwa c'è una tradizione di omosessualità, durata fino all'inizio di questo secolo e l'omosessualità di Alessandro ò ben nota. L'unico vero amore della sua vita - il compagno d'armi Efestione - , morto un anno prima di lui, venne proclamato «sommo eroe» dall'oracolo di Siwa. E in suo onore erano previsti sacrifici. Alessandro scrisse poi al suo sovrintendente in Egitto, ordinandogli di promuovere il culto di Efestione. David Keys E' il più grande mausoleo mai costruito per un re macedone fuori dell'antica capitale del regno Vergina Finora gli storici pensavano che il monumento e la mummia fossero stati distrutti dai cristiani emerge dal deserto La sua tomba è qui» MARE MEDITERRANEO SALA FUNERARIA SARCOFAGO?

Persone citate: Alessandro Magno, David Keys, Liana Souvaltzis, Nureddin