I'Hotel Congresso augura buona notte

I/Hotel Congresso augura buona notte USA Rivoluzione del nuovo speaker repubblicano Gingrich: scelte private I/Hotel Congresso augura buona notte 1deputati Usa potranno dormire in ufficio WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un annuncio ai gentili clienti: l'Hotel Congresso ha aperto. Newt Gingrich, il nuovo «speaker» repubblicano della Camera, ha infatti cancellato una direttiva che impediva ai deputati di dormire nel loro ufficio. Chi, per ragioni di risparmio o per altre ragioni, vorrà passare la notte sotto un tetto per così dire legislativo, potrà d'ora in avanti farlo liberamente. Gli «speaker» democratici erano stati nel passato molto più rigidi. «A meno che non diventi un problema sanitario - ha dichiarato Gingrich - non credo spetti a me occuparmi dei dettagli privati della vita dei deputati». Come sua abitudine, quindi, il nuovo «speaker» ha voluto offrire una spiegazione ad alto contenuto ideologico e perfettamente coerente con la sua fi¬ losofia anti-statalista. «Mi rendo conto - ha detto Gingrich che molta gente, qui e fuori, ama credere nello Stato-baby sitter, ma io trovo che l'idea di uno "speaker" che si occupa di dove dormono i deputati sia, qualunque cosa vogliate pensare della mia influenza, oltre ogni accettabile limite». I deputati ricordano distintamente quando Thomas «Tip» O'Neill, probabilmente lo «speaker» democratico più amato dal suo partito nell'intera storia parlamentare americana, applicava alla lettera il regolamento. Se lo ricorda soprattutto il repubblicano Dick Armey, che adesso, in quanto «leader» di maggioranza, è diventato un pezzo grosso, ma neh' '80 era uno della palude e si vide sequestrare da O'Neill la brandina che aveva collocato nella palestra della Camera. II successore di O'Neill, Tho¬ mas Foley, mantenne in vigore la norma secondo la quale «i membri della Camera non devono vivere nei loro uffici», ma si dimostrò molto più elastico del suo predecessore nell'applicarla. E' grazie alla tolleranza di Foley che il deputato Bob Inglis, repubblicano della Carolina del Sud, ha potuto dormire in ufficio per due anni. Inglis gonfia tutte le sere un materassino, che, quando la Camera si vuota, spinge fuori dalla sua stanza fino sul corridoio. E buonanotte. Il deputato Mark Sanford, anche lui della Carolina del Sud, dorme nel suo ufficio da quando è arrivato nella capitale con l'ondata delle ultime elezioni. E' un uomo facoltoso, che ha fatto i soldi con l'industria edilizia. Tutte le sere stende un piumino e si addormenta. Dice che non lo fa per risparmiare denaro. «Da un punto di vista puramente pratico - dice - si ri- sparmia un mucchio di tempo». E continua: «Certo, da un punto di vista più generale, non è molto confortevole. Bisogna alzarsi molto presto il mattino e farsi a piedi tre rampe di scale con lo shampoo in mano. Non è fantastico». Ma, curiosamente, è proprio questo aspetto, oltre al tempo risparmiato, che attrae Sanford: «Questo disagio è importante perché ti rende particolarmente ansioso di tornare a casa». Paolo Passarmi

Luoghi citati: Usa, Washington