QUANDO MUORE IL GIOCO di Roberto Beccantini

3 QUANDO MUORE IL GIOCO debba continuare, costi quel che costi. La tv si è adeguata, e, pare, si adeguerà. Quelli che il calcio si sono ritirati, lasciando spazio e voce alle chirurgiche radiocronache delle partite. Novantesimo minuto. Domenica Sprint, La Domenica sportiva e Pressing hanno ridotto al minimo servizi ed enfasi. Questa sera non andrà in onda il Processo di Biscardi, trincea dalla quale, per anni e anni, si è sempre soffiato sul fuoco, in un crescendo di inaudite volgarità. Non basta. Non può bastare. Non deve bastare. Ci stupisce Matarrese, che esecra l'omicidio salvo farfugliare che il calcio non dovrà fermarsi mai più, pena la sua (di lui?) scomparsa. Il problema è proprio, e tutto, qui. Nel pensare che il calcio - e con esso lo sport - non debba mai fermarsi. Viceversa, sarebbe l'ora che federazione e leghe riflettessero un momentino, prima di «riflettere» immagini e propositi. Se bisogna guardarsi dalla matrice fascista (incidenti di Brescia-Roma), e, più in generale, da tutti coloro che dall'esterno premono verso il cuore del sistema, è altresì fuor di dubbio, come denunciato a più riprese dall'avvocato Campana, che società e ultras hanno trescato e banchettato dietro le quinte per troppo tempo, le prime foraggiando i secondi, i secondi taglieggiando le prime. Ripetiamo: la guerriglia di Marassi, in puro stile Arancia Meccanica, non è una novità. E meno che mai lo è, purtroppo, il bilancio «ceceno». 11 fatto nuovo non può essere che la presa di coscienza ili tutti noi. Del governo, del Coni, della Figc. C'è chi propone di abolire le trasferte dei tifosi, un vecchio pallino di Berlusconi, e chi, a sostegno di una tesi così ardita, disegna scenari televisivi, in maniera da scoraggiare viaggi e agguati (Nizzola, presidente della Lega professionisti). Mài come in questo momento c'è bisogno di un'adesione totale. Siamo in guerra, e il nemico è sempre uno di noi. Non ila oggi, la violenza genera violenza. Mancano modelli con cui crescere i giovani. L'educazione sportiva degli italiani si riduce a un tifo selvaggio, spesso incivile. L'Hcysel non ci ha insegnato nulla. O, al limite, lo ha insegnato agli inglesi. Vincenzo e i suoi cari meritano, com'è vero Iddio, che l'intifada di ieri porti a un nuovo modo di regolare i rapporti fra calcio e società. 1 club comincino a pagarsi le spese del servizio d'ordine. Homo homi ni lupus: stiamo attenti, perché ormai ci siamo. Roberto Beccantini

Persone citate: Berlusconi, Biscardi, Campana, Matarrese, Nizzola

Luoghi citati: Brescia, Roma