«Inutile espellere i neri» di Fulvio Milone

12 «Il prefetto ha firmato duemila fogli di via, ma non è riuscito a far allontanare nessun clandestino» «Inutile espellere i neri» // vescovo di Caserta: legge da rivedere CASERTA DAL NOSTRO INVIATO La legge Martelli? Assolutamente inutile oltre che liberticida. Parola di Raffaele Nogaro, vescovo di Caserta. In una lettera aperta pubblicata sul periodico Nigrizia, il prelato cita un dato sconcertante per dimostrare che la normativa sugli extracomunitari non serve a niente. «Il prefetto - scrive - confessa di aver firmato ben 2 mila 100 fogli di via nel solo '94, ma di non essere riuscito a fare rientrare nessun clandestino in patria. Il risultato è che lo Stato deve continuamente aumentare le sue spese di controllo per le forze dell'ordine sempre più impegnate e per le carceri con sempre nuove bocche da sfamare». Conclusione: il Parlamento faccia una nuova legge e applichi una sanatoria liei confronti degli immigrati irregolari, «producendo un'operazione di civiltà altamente qualificante per il popolo italiano». Ma com'è possibile che un esercito cosi grande di stranieri «clandestini» continui a vivere in Italia nonostante sia stalo rintracciato, identificalo e ufficialmente rimpatriato dalle nostre autorità? Negli uffici della prefettura di Caserta alzano le mani in segno di resa. Un allo funzionario conferma i dati di Nogaro e commenta che «sì, ò vero, la legge non funziona». Non è poco, considerato il fatto che ad ammettere la propria impotenza è un rappresentante dello Stato. Il quale spiega come possa un uomo sparire dalla circolazione con estrema facilità. «La nostra normativa - dice - prevede che un immigralo raggiunto dal foglio di via abbia quindici giorni di tempo per tornare nel Paese d'origine. Si rende conto? Ha due settimane a disposizione per far perdere le sue tracce senza che nessuno possa far nulla per fermarlo. Le possibilità che la faccia franca sono moltissime, perché la provincia casertana è enorme. Noi che dovremmo fare? Mettere poliziotti e carabinieri alle costole di migliaia di persone per evitare che scappino? Impossibile. E' meglio ammetterlo: siamo impotenti». C'è inoltre il problema dell'identità dell'immigrato. «Soprattutto i nordafricani nascondono il passaporto quando approdano sulle nostre coste - spiegano ancora in prefettura -. L'obiettivo è chiaro: fare in modo che sia impossibile risalire al vero nome e alla nazionalità nel caso che la polizia lo fermi». Così i funzionari della questura casertana non possono faro altro che annoiare con aria scettica le generalità dichiarate dall'interessato, al quale non conviene affatto dire la verità. E le conseguenze, spesso, sfiorano la beffa. «Vuole saperne una? rivela ancora il funzionario -. Qualche volta siamo riusciti a rimpatriare un immigrato clandestino in quello che lui aveva indicato come Paese d'origine. Bene: ce lo siamo visto tornare in Italia, rispedilo al mittente perché non era di quella nazionalità». Trucchi originali, a volte comici, altri patetici, nascondono una realtà tragica che nessuno, oggi, è in grado di affrontare e che il vescovo Raffaele Nogaro chiede da tempo di cambiare. «Chiedo che si faccia una normativa nuova, di grande comprensione ed umanità», scrive su Nigrizia. E ricorda che il milione di extracomunitari presenti in Italia, «piuttosto che costituire un problema per lo Stato, portano in realtà benefici economici e sociali con la loro intraprendenza lavorativa, con una circolazione nuova di capitali e con la creatività della loro giovinezza». Fulvio Milone Un gruppo di immigrati a Villa Literno, in provincia di Caserta

Persone citate: Nogaro, Raffaele Nogaro

Luoghi citati: Caserta, Italia, Villa Literno