L'esperto il fuoripista è un suicidio
L'esperto L'esperto «Ilfuoripista è un suicidio» AOSTA. Sciatori attenti: le valanghe non sanno che voi siete degli esperti. E' l'uso del buon senso il consiglio fondamentale che le guido alpine danno a chi va a in montagna. «Dovremmo farne un'iniezione a tutti - dice Renzi no Cosson, responsabile del Soccorso alpino valdostano -. Siamo in una situazione; ad alto rischio: uscire dai percorsi tracciati in questi giorni è molto pericoloso, soprattutto lontano dai boschi e oltre i duemila metri di altitudine, perché la neve è instabile». Dell'incidente che ha causato la morte di due persone, Cosson preferisce non parlare molto: «Non ho partecipato direttamente ai soccorsi, quindi non conosco la dinamica esatta dell'incidente. Comunque era gente capace, che conosceva il pericolo, ma che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato». Gente, però, che non poteva conoscere l'evolversi delle condizioni del tempo, le precipitazioni dei giorni scorsi, l'andamento delle temperature, il vento. «Chi vive in un posto sa queste cose perché le vede, gli altri no - aggiunge Cosson -. Il secondo consiglio, dopo il buon senso, ò dunque ciucilo di ascoltare il bollettino valanghe della protezione civile o di rivolgersi ai responsabili della sicurezza delle piste che sono presenti in ogni comprensorio sciistico. Negli ultimi tempi ha nevicato abbastanza e c'è stato il vento, che l'orma accumuli difficili da valutare per chi arriva da fuori». Terzo avvertimento, fondamentale: in questi giorni non basta la prudenza. C'è una concomitanza di fattori che rende la situazione ad altissimo rischio. «Forse riesco a essere più convincente con un esempio - spiega la guida valdostana - : a uno che va in macchina quando la strada è asciutta posso consigliare di guidare normalmente. E' chiaro che se raggiunge i 200 chilometri all'ora rischia la vita. Quando piove o, peggio, c'è il ghiaccio, raddoppiare la prudenza può non essere sufficiente. La montagna adesso è come una strada ghiacciata». Un appello agli sciatori della domenica? «Non abbandonate le piste per nessun motivo. Può darsi che la situazione cambi nel giro di due o tre giorni, ma per ora lo sci in neve fresca è troppo rischioso». Is. man.]
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