Soccorsi alla Achille Lauro Giornalisti sotto accusa

Soccorsi alla Achille Lauro Giornalisti sotto accusa «Ritardi causati dal black-out per le troppe telefonate» Soccorsi alla Achille Lauro Giornalisti sotto accusa ROMA. Le operazioni di coordinamento via satellite dei soccorsi alla Achille Lauro, in fiamme nella notte tra il 29 e il 30 novembre al largo della Somalia, hanno avuto un black-out di due oro a causa dell'intasamento delle linee via satellite provocato dalle chiamate dei giornalisti alle navi giunte in soccorso della Lauro, per avere informazioni dirette sull'accaduto. E' uno dei risvolti inediti del salvataggio della nave da crociera italiana e delle mille persone a bordo, reso noto ora dalla rivista ufficiale dell'Inmarsat, l'organizzazione internazionale di comunicazioni marittime via satellite, che gestisce anche il sistema globale di allarme e soccorso in mare. In una relazione sul salvataggio dell'«Achille Lauro», l'organo dell'Inniarsat, «Ocean voice», cita la testimonianza di Tarje Langaas, del centro di coordinamento Inmarsat di Stavanger in Norvegia, che ha diretto le operazioni di soccorso in collaborazione con l'altro centro Inmarsat, a Falmouth in Gran Bretagna. «Abbiamo perso per due ore i contatti con le navi che stavano giungendo sul luogo del disastro» ha detto Langaas, «a causa dell'intasamento delle nostre linee via satellite. Così abbiamo dovuto occupare le frequenze riservate alle segnalazioni di incidente in mare per tentare di comunicare con lo navi che giungevano sul posto. Alla fine siamo riusciti a organizzare una linea telex riservata con due delle navi, la "Lima" e la "Hawaiian king"». E' la prima volta, secondo l'Inmarsat, che la «fame» di notizie da parte dei mezzi di comunicazione intralcia in questo modo i soccorsi di un grande disastro marittimo. |Ansa)

Persone citate: Achille Lauro

Luoghi citati: Gran Bretagna, Lima, Norvegia, Roma, Somalia